Questa volta per parlare dell’ingaggio di Damiano Tommasi da parte dei Rangers.
La versione inglese la trovate QUI, sul sito Vital Football. Di seguito la versione italiana dello stesso articolo:
L’acquisto di Damiano Tommasi ha suscitato notevole interesse in Italia, visto che il giocatore ha lasciato dietro di se solo bei ricordi e nessuna macchia.
E’ sempre stato un giocatore molto stimato ed amato non solo dai tifosi della sua Roma ma anche dai tifosi avversari.
Il suo soprannome è "Anima Candida" in virtù del modo di vivere che ha sempre avuto, improntato all’aiuto delle persone in difficoltà. Cattolico praicante, non si contano più le opere filantropiche gestite direttamente da lui o da lui finanziate o in altro modo direttamente o indirettamente supportate, ed anche quando
giocava ha sempre fatto del rispetto, della lealtà e della sportività un ponto fermo.
In Italia fece molto scalpore il suo rinnovo contrattuale con la Roma del 2005, fissato in 1.500 euro al mese (il minimo sindacale), ma per capire bene cosa portò il giocatore a quella decisione dobbiamo fare
un passo indietro, al luglio 2004.
Durante un’amichevole estiva contro lo Stoke City, a causa di un bruttissimo fallo di Gerry Taggart, Damiano riportò un gravissimo infortunio (Lesione complessa di tutte le strutture capsulo-legamentose del ginocchio destro; rottura dei menischi interni ed esterni; rottura del crociato anteriore e posteriore; rottura del collaterale mediale; rottura dell’inserzione dei flessori della coscia destra). A seguito di tale infortunio,
Tommasi saltò tutto il campionato successivo, l’ultimo del suo contratto con la Roma, e quando fu chiamato dalla società per discutere il rinnovo del contratto, lui rifiutò lo stipendio da ‘top player’ propostogli e chiese ed ottenne il contratto al minimo sindacale, per sdebitarsi con la squadra che lo aveva curato e con i tifosi che lo avevano sempre sostenuto. Non credo che esistano altri giocatori che abbiano fatto gesti del genere…
Quando nell’ottobre del 2005 tornò a giocare, venne accolto da una standing ovation di tutto il pubblico, compreso quello avversario.
Ovazioni che poi lo hanno accompagnato su tutti i campi italiani.
E’ sempre stato un giocatore molto stimato ed amato non solo dai tifosi della sua Roma ma anche dai tifosi avversari.
Il suo soprannome è "Anima Candida" in virtù del modo di vivere che ha sempre avuto, improntato all’aiuto delle persone in difficoltà. Cattolico praicante, non si contano più le opere filantropiche gestite direttamente da lui o da lui finanziate o in altro modo direttamente o indirettamente supportate, ed anche quando
giocava ha sempre fatto del rispetto, della lealtà e della sportività un ponto fermo.
In Italia fece molto scalpore il suo rinnovo contrattuale con la Roma del 2005, fissato in 1.500 euro al mese (il minimo sindacale), ma per capire bene cosa portò il giocatore a quella decisione dobbiamo fare
un passo indietro, al luglio 2004.
Durante un’amichevole estiva contro lo Stoke City, a causa di un bruttissimo fallo di Gerry Taggart, Damiano riportò un gravissimo infortunio (Lesione complessa di tutte le strutture capsulo-legamentose del ginocchio destro; rottura dei menischi interni ed esterni; rottura del crociato anteriore e posteriore; rottura del collaterale mediale; rottura dell’inserzione dei flessori della coscia destra). A seguito di tale infortunio,
Tommasi saltò tutto il campionato successivo, l’ultimo del suo contratto con la Roma, e quando fu chiamato dalla società per discutere il rinnovo del contratto, lui rifiutò lo stipendio da ‘top player’ propostogli e chiese ed ottenne il contratto al minimo sindacale, per sdebitarsi con la squadra che lo aveva curato e con i tifosi che lo avevano sempre sostenuto. Non credo che esistano altri giocatori che abbiano fatto gesti del genere…
Quando nell’ottobre del 2005 tornò a giocare, venne accolto da una standing ovation di tutto il pubblico, compreso quello avversario.
Ovazioni che poi lo hanno accompagnato su tutti i campi italiani.
E dire che i suoi inizi di carriera non erano stati proprio trionfali.
Centrocampista roccioso e specializzato nel recupero dei palloni, capace di correre per tutti e 90 i minuti di una partita da una porta all’altra, non ha mai però avuto il piede ‘vellutato’ che i supporters della Roma volevano vedere nel loro centrocampo. I suoi primi anni alla Roma, dove arrivò nel 1994 a 22 anni, furono difficili e costellati da molti fischi, complice la situazione generale della Roma che a quei giorni era relegata alla mezza classifica senza possibilità di vincere lo scudetto. Ma Tommasi non si è mai perso d’animo e non ha mai mollato il posto di titolare, nonostante i frequenti cambi di allenatore, fino a diventare un punto fermo della Roma di Fabio Capello che nel 2001 vinse il campionato italiano, con compagni di squadra quali Totti, Emerson e Batistuta.
Con la maglia azzurra della Nazionale ha vinto il campionato Under 21 del 1996, ha partecipato alle Olimpiadi di Atlanta e al Mondiale di Giappone/Corea del Sud, dove ha sempre giocato da titolare.
Dopo due anni al Levante, in Liga spagnola, approda quindi agli Hoops un giocatore maturo, esperto ed utile che sarà senz’altro da esempio, in campo e fuori, per tutti i compagni di squadra, soprattutto per i
più giovani ed inesperti. Se poi il fisico lo sorreggerà, sarà dura per Dowie lasciarlo fuori squadra!
La notizia del suo passaggio agli R’s ha avuo vasta eco su tutti i nostri media e quando Damiano è andato a Roma a salutare i vecchi compagni prima di partire per Londra ha trovato ad attenderlo moltissimi tifosi che gli anno dedicato gli stessi cori che gli dedicavano anni fa allo stadio.
Da lui poche battute con i giornalisti italiani (è sempre stato estremamente riservato), a cui ha solo spiegato il motivo del numero di maglia scelto, il 18: "La 17 era occupata così ho optato per quella
che avevo al primo anno con la Roma e con il quale ho esordito in serie A". Di poche parole anche il suo procuratore, che però ha ammesso che i QPR hanno un’opzione per un eventuale prolungamento del
contratto, non molto oneroso probabilmente, in perfetto ‘stile Tommasi’: "le parti hanno fatto prevalere il buon senso. Poi si vedrà visto che Damiano ha un’opzione per restare a Londra anche il prossimo
anno".
Prime battute da "Rangers" di Tommasi anche sul suo sito personale: "inizia così la mia nuova avventura, in un nuovo Paese , in un nuovo campionato. Sono molto soddisfatto
dell’opportunità che mi si presenta e spero di poter trasmettere sul campo l’entusiasmo della prima volta che ancora una volta mi spinge a ricominciare".
Il giudizio dei tifosi italiani è unanime: "ottimo acquisto per i QPR!".
Centrocampista roccioso e specializzato nel recupero dei palloni, capace di correre per tutti e 90 i minuti di una partita da una porta all’altra, non ha mai però avuto il piede ‘vellutato’ che i supporters della Roma volevano vedere nel loro centrocampo. I suoi primi anni alla Roma, dove arrivò nel 1994 a 22 anni, furono difficili e costellati da molti fischi, complice la situazione generale della Roma che a quei giorni era relegata alla mezza classifica senza possibilità di vincere lo scudetto. Ma Tommasi non si è mai perso d’animo e non ha mai mollato il posto di titolare, nonostante i frequenti cambi di allenatore, fino a diventare un punto fermo della Roma di Fabio Capello che nel 2001 vinse il campionato italiano, con compagni di squadra quali Totti, Emerson e Batistuta.
Con la maglia azzurra della Nazionale ha vinto il campionato Under 21 del 1996, ha partecipato alle Olimpiadi di Atlanta e al Mondiale di Giappone/Corea del Sud, dove ha sempre giocato da titolare.
Dopo due anni al Levante, in Liga spagnola, approda quindi agli Hoops un giocatore maturo, esperto ed utile che sarà senz’altro da esempio, in campo e fuori, per tutti i compagni di squadra, soprattutto per i
più giovani ed inesperti. Se poi il fisico lo sorreggerà, sarà dura per Dowie lasciarlo fuori squadra!
La notizia del suo passaggio agli R’s ha avuo vasta eco su tutti i nostri media e quando Damiano è andato a Roma a salutare i vecchi compagni prima di partire per Londra ha trovato ad attenderlo moltissimi tifosi che gli anno dedicato gli stessi cori che gli dedicavano anni fa allo stadio.
Da lui poche battute con i giornalisti italiani (è sempre stato estremamente riservato), a cui ha solo spiegato il motivo del numero di maglia scelto, il 18: "La 17 era occupata così ho optato per quella
che avevo al primo anno con la Roma e con il quale ho esordito in serie A". Di poche parole anche il suo procuratore, che però ha ammesso che i QPR hanno un’opzione per un eventuale prolungamento del
contratto, non molto oneroso probabilmente, in perfetto ‘stile Tommasi’: "le parti hanno fatto prevalere il buon senso. Poi si vedrà visto che Damiano ha un’opzione per restare a Londra anche il prossimo
anno".
Prime battute da "Rangers" di Tommasi anche sul suo sito personale: "inizia così la mia nuova avventura, in un nuovo Paese , in un nuovo campionato. Sono molto soddisfatto
dell’opportunità che mi si presenta e spero di poter trasmettere sul campo l’entusiasmo della prima volta che ancora una volta mi spinge a ricominciare".
Il giudizio dei tifosi italiani è unanime: "ottimo acquisto per i QPR!".