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ott 25 2008

Reading-QPR=0-0

 0-0

 
 
reti
 
 
88′ Rosenior
 
cartellini
 
81′ Parejo
 

 
Reading: Hahnemann, Rosenior, Bikey, Ingimarsson, Armstrong, Kebe (Long 80), Gunnarsson (Harper 73), Karacan (Cisse 73), Stephen Hunt, Noel Hunt, Doyle.
In panchina: Andersen, Kelly.

QPR: Cerny, Leigertwood, Stewart, Hall, Connolly, Buzsaky, Mahon, Rowlands, Cook, Di Carmine (Blackstock 60), Parejo (Balanta 86).
In panchina: Delaney, Tommasi, Cole.

Presenze: 20,571

Arbitro: Chris Foy (Merseyside).
 



A rispondere ai giornalisti, dopola partita, si è presentato Gareth Ainsworth, nell’insolito ruolo per lui di allenatore della prima squadra. Ecco cosa ha detto: "Ci sono discussioni sulla squadra e sui giocatori singoli. Flavio ha investito molto nella squadra ed adesso vuol capire dove sta andando il suo investimento. Oggi abbiamo comunque ottenuto un buon punto, non solo per Flavio ma anche per tutti gli altri che hanno investito nel club. Io ho deciso chi doveva scendere in campo, ho discusso ogni singola scelta con il Board ma ho avuto io l’ultima parola. Abbiamo ancora molti problemi da risolvere, ma performance come quella di oggi ci aiutano a ritrovare noi stessi".
 


 
Commento: (dal Blog di Claudio Critelli) Reading-QPR=0-0, lo stesso risultato a reti bianche nello spazio di quattro giorni. Ma questo è figlio dello scossone che è costato la testa a Iain Dowie e di una prestazione ben più degna di quella offerta a Swansea. L’esonero del tecnico di Hatfield è talmente fresco che a Reading il suo posto viene preso da Ainsworth, allenatore-giocatore già assistente di De Canio. In attesa che il suo interregno finisca i Rangers si presentano sul terreno minato del Madejski Stadium senza timori reverenziali. Giocano compatti, pressano bene nella zona centrale e stuzzicano i padroni di casa sino ad imporgli il primo pareggio interno stagionale.
Dopo un inizio equilibrato è Di Carmine, al 25′, ad offrire il primo vero tiro in porta, Hahnemann si tuffa sulla sua destra salvandosi in angolo. L’ex-viola appare volenteroso ma spesso distante dagli altri compagni. Determinante è invece la prova di Cerny. Il portiere si dimostra ancora fra i migliori in campo. Stavolta per essere autore di una serie di interventi decisivi su iniziative dei fratelli Hunt: in chiusura di primo tempo su colpo di testa ravvicinato di Noel e, ad inizio ripresa, salvando di piede sul sinistro di Stephen. Gli Hoops non stanno a guardare. Parejo prova l’acuto su punizione al 51’, ma l’estremo statunitense non si fa sorprendere. Hahnemann è attento anche su tentativi di Buzsaky e Cook, a dimostrazione che all’occorrenza anche loro sanno tirare fuori le unghie. La sfida si gioca sul filo del rasoio. Entrambe le squadre sembrano avere in canna il colpo per far saltare il banco. A crederci più di tutti è Cisse all’84′, bravo a deviare di testa una pennellata su corner dell’onnipresente Stephen Hunt; la palla sembra quella giusta ma Cerny conferma l’ottimo stato di grazia e si oppone da par suo. E’ l’ultimo vero sussulto del match. Il QPR serra i ranghi per l’assalto finale e, sotto lo sguardo di Flavio Briatore, conduce in porto uno 0-0 dal valore ben più alto di quello ottenuto nella sciagurata trasferta gallese di martedì sera.
 



 


1 commento

  1. utente anonimo

    Buona partita tutto sommato!

    Non c’è che dire in difesa siamo forti.

    Tra attacco e centrocampo invece c’è ancora molto da lavorare.

    QPR FAN, Trento.

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