Il big match della 35a giornata di Championship regala un risultato importantissimo dopo un match con diverse controversie, con lo Swansea City che esce dal City Ground assolutamente infuriato con l’arbitro Colin Webster, con il manager Paulo Sousa che s’è lasciato andare anche a qualche dichiarazioni di troppo (secondo lui settimana per settimana c’è sempre qualche decisione che va contro la sua squadra: non è così). E’ un risultato che probabilmente spegne qui le speranze degli Swans di trovare la grande rimonta e mettersi in corsa anche per la promozione diretta, traguardo volendo ancora non impossibile che però diventa difficilissimo per una squadra che continua a segnare con il contagocce. Si lancia alla grande invece il Nottingham Forest, che deve faticare tantissimo in un match molto difficile come previsto ma che in un modo o nell’altro riesce in pieno recupero a mettere le mani sui tre punti, riuscendo nel nuovo sorpasso sul West Bromwich Albion che riporta la squadra di Billy Davies al secondo posto in classifica, anche se ancora con un match in più rispetto al WBA (match che sarà recuperato martedì sera). Per i Reds è anche la decima vittoria interna consecutiva in campionato una serie ormai da record per il club, che un paio di volte era riuscito a raggranellare nove vittorie casalinghe consecutive. Come sempre quando c’è lo Swansea City in campo, è un match molto tattico e molto bloccato, con il Forest a fare maggiormente la partita ma con gli ospiti che trovano di tanto in tanto lo spunto offensivo, con Kuqi che crea parecchio fastidio alla difesa ma non riesce a bucare la porta di Camp: il centravanti ha una grande occasione quando Morgan commette un grave errore in disimpegno ma il suo pallonetto è poco convinto e Camp riesce a respingere. Di maggior numero le occasioni per il Nottingham Forest, che soprattutto spreca una grande occasione su eccellente iniziativa sulla destra di Paul Anderson (ex di giornata) che crossa con l’esterno verso il secondo palo dove da distanza ravvicinata arriva Cohen in corsa ma il 23enne manda alto abbastanza clamorosamente. Nei Reds è degno di nota l’esordio di George Boyd sulla sinistra, con lo scozzese appena arrivato dal Peterborough che mostra la propria qualità e gioca molto bene. Il match è estremamente combattuto anche nella ripresa, con le due squadre che conoscono benissimo l’estrema importanza dei punti in palio. Lo Swansea City riesce a bucare la difesa con Pratley che si trova davanti al portiere ma viene toccato abbastanza nettamente da dietro da Cohen, per un contatto che viene ignorato colpevolmente dall’arbitro, che nega ai Jacks un rigore parecchio evidente. Nel finale arriva allora anche la beffa per i gallesi, che concedono un corner che però non doveva essere assegnato per una posizione di fuorigioco abbastanza evidente di Blackstock: sul tiro dalla bandierina il portiere De Vries calcola malissimo l’uscita e commette proprio in un match del genere uno dei suoi rari errori stagionali, concedendo a Chambers di incornare facilmente a porta sguarnita sul secondo palo per il gol della vittoria che arriva proprio al 91’ minuto. Colpo di coda che può valere oro per il Forest, che ottiene tre punti di importanza estrema.
Un pomeriggio raccapricciante di Scott Carson e una grande prestazione sul piano del gioco regala subito una grande soddisfazione a Neil Warnock al suo esordio sulla panchina del QPR: il suo impatto sembra già regalare una scossa positiva, visto che una squadra apparsa imbarazzante negli ultimi mesi non solo si esprime bene regalando sprazzi di bel calcio, ma riesce anche a battere una delle grandi del campionato come il West Bromwich Albion, mettendo in tasca tre punti importantissimi per rialzare la testa in una lotta per salvezza che rischia di farsi molto intricata. Warnock opta per puntare tutto su Adel Taarabt, marocchino che aveva iniziato bene la stagione ma poi era risultato dannoso per il suo egoismo e per il suo caratteraccio, che lo aveva portato soprattutto a scontrarsi con Paul Hart (il quale aveva avuto la brillante idea di escluderlo continuamente) e che aveva ormai perso il posto: proprio un cross da destra di Taarabt viene perso malamente da Carson per una mischia che vede Simpson trovare la zampata ravvicinata e sbloccare il match. Jay Simpson è arrivato in prestito dall’Arsenal, da dove è cresciuto ed è arrivato anche il difensore Connolly (foto) che realizza il gol del raddoppio: grande apertura di Faurlin sulla destra dell’area per l’inserimento nello spazio del 22enne sulla destra dell’area per la pulita realizzazione che vale il 2-0. E’ cresciuto nell’Academy dell’Arsenal anche Jerome Thomas, che ridà speranze al WBA con un bel cross da sinistra incornato con estrema precisione da Brunt, con una traiettoria a scendere che gli vale il terzo gol nelle ultime due partite. Il QPR continua a tenere bene e trova meritatamente il terzo gol con un pizzico di fortuna: punizione dalla trequarti battuta dentro da Buzsaky che non viene deviata da nessuno e diventa velenosa per l’addormentato Carson che si fa battere ancora con molte colpe, per il definitivo 3-1. Brutto ko per il WBA, che esce così dalla zona promozione e soprattutto vede il Newcastle continuare ad allontanarsi.
Questo perché il Newcastle sembra in questo momento poter prendere il largo, soprattutto perché in casa continua a segnare tantissimo: i sei gol inflitti al Barnsley porta a 18 il numero di reti realizzate nelle ultime quattro uscite a St James’ Park, un bel segnale lanciato da una squadra accusata nella prima parte di stagione di puntare eccessivamente sulla concretezza tanto da pensare poco a giocare un buon calcio (sempre utile per trovare con più facilità la via della rete). La quarta vittoria consecutiva permette ai Magpies di creare un bel margine tra sé e le avversarie dirette, anche se a mettere in discesa il match è un episodio controverso, con il rigore guadagnato da Lovenkrands per un fallo subito da Steele che viene anche espulso per chiara occasione da rete, ma in realtà non sembra esserci contatto tra il portiere e il danese, il quale poi fredda il subentrato Preece dal dischetto: sarà un pomeriggio duro per il 33enne. Proprio Lovenkrands raddoppia incornando benissimo alle spalle di Preece il cross da sinistra di Carroll, che evidentemente si conferma sempre più attaccante concretissimo. Lovenkrands è scatenato e dopo una sua incursione in area tocca dietro per Guthrie che calcia da fuori trovando la rete anche probabilmente con l’aiuto di una deviazione. Poi si sveglia Jonas Gutierrez, che parte dalla sinistra e accelera benissimo centralmente per chiudere con un gran tiro dal limite che tocca la traversa interna e termina in rete. Gran gol, meno grande l’esultanza con l’argentino che esulta come suo solito, andando ad indossare una maschera di Spiderman e fingendo di sparare ragnatele dalle mani: è la prima volta che può mostrare in Inghilterra questa esultanza e il fatto che arrivi dopo quasi due anni di militanza nel calcio inglese deve un po’ far riflettere (e c’è da dire che è una fortuna che non segni mai, così non ci mostra questo teatrino). Il Barnsley affonda e subisce gol anche su una punizione da sinistra di Guthrie che scorre in area e finisce alle spalle di Preece per il 5-0. Game, set e match su un lancio lungo prolungato da Carroll che trova l’inserimento di Nolan a firmare il 6-0. Una dormita tra Simpson e Coloccini accende Bogdanovic che può puntare Harper e trovare perlomeno il gol della bandiera. E’ un 6-1 che esalta alla grande i Magpies e che serve anche per ricordare nel migliore dei modi la figura di Charlie Crowe, ex difensore centrale e bandiera del Newcastle negli anni ’40 e ’50 nonché ultimo elemento rimasto in vista della squadra che vinse la FA Cup nel 1951 (terz’ultimo “major trophy” vinto dal club) che è deceduto il 27 Febbraio all’età di 85 anni.
Tre punti di importanza capitale per il Crystal Palace, che inizia così nel migliore dei modi la nuova era con Paul Hart in panchina, dopo il non apprezzatissimo addio di Neil Warnock. Sul campo la squadra continua a rispondere con grande orgoglio, andando a vincere in maniera del tutto meritata contro uno Sheffield United assolutamente deludente, mai capace di mettere in difficoltà Speroni: quella delle Blades non è certo una prova da squadra che vale i playoff, con l’undici di Blackwell che ha davvero troppi alti e bassi nel corso della stagione. Le Eagles fanno la partita e trovano il vantaggio con l’ottimo cross a giro di Butterfield che trova la zampata di Alan Lee a battere Bunn. Lo United non riesce a rispondere e il Palace prova in tutti i modi a chiudere il match: ottima iniziativa di Carle sulla destra dell’area e cross basso che scorre sul secondo palo fino a Lee che stavolta manda alto. Non arriva il secondo gol, ma lo Sheffield United non è mai pericoloso e per le Eagles arrivano i tre punti.
Non un ritorno da ricordare per Nigel Pearson ad Hillsborough, dove ha giocato sette stagioni da difensore con la maglia dello Sheffield Wednesday: gli Owls non gli regalano un gran benvenuto, schiantando un Leicester che vede così fermarsi un momento molto positivo, che aveva portato anche due soddisfazioni visto che Nigel Pearson era stato premiato come manager del mese di Febbraio per la Championship, mentre l’attaccante Paul Gallagher (che sta trovando spazio in avanti con continuità come rimpiazzo dell’infortunato Fryatt) un po’ a sorpresa aveva vinto egual premio come calciatore del mese. A lanciare la squadra di Irvine è Leon Clarke, che riceve palla in area e spara un destro potentissimo bucando Weale e sbloccando il match. Gli Owls poi colpiscono con la velocità di Johnson sulla destra e il cross basso trova ancora Clarke all’appuntamento con il gol, per il 2-0 definitivo. Grande vittoria per lo Sheffield Wednesday, che risponde dopo tre sconfitte consecutive, che soprattutto risponde con un clean sheet dopo aver subito cinque gol dal Reading nello scorso weekend: gli Owls rimangono in zona retrocessione per i risultati arrivati dagli altri campi, ma danno un fondamentale segnale di vita.
Torna ad avvicinarsi pericolosamente la zona retrocessione per l’Ipswich Town, che propone in campo una prestazione davvero poco esaltante a Bloomfield Road e torna a preoccuparsi. Il Blackpool invece torna a fare risultati positivi in casa, visto che ottiene la terza vittoria consecutiva davanti al proprio pubblico: il rendimento interno era stato la chiave dell’inizio della stagione, ma il feeling s’era un po’ interrotto negli ultimi mesi. Perciò è importantissimo che la squadra di Holloway ritrovi il giusto ritmo tra le mura amiche, visto che da qui passano le maggiori speranze di playoff. Il gol vittoria arriva su una rimessa laterale lunga prolungata da un difensore che trova la zampata ravvicinata di Jason Euell, che non segnava dallo scorso Ottobre. L’Ipswich crea la grande occasione del pareggio in mischia, ma non basta per ottenere un punticino e i Tangerines ottengono la loro rivincita, dopo aver perso contro i Tractor Boys nel match d’andata e anche in FA Cup (match giocato proprio a Bloomfield Road).
Il match del New Cardiff City Stadium è preceduto da una manifestazione di protesta dei tifosi di casa nei confronti della società, protesta dovuta ai tanti problemi economici del club creati dal proprietario Ridsdale, che altri non è che il proprietario che mandò al fallimento anche il Leeds United e che rischia di fare lo stesso anche con il Cardiff City, che mercoledì è atteso in High Court per cercare una risoluzione riguardo le tasse non pagate, con il rischio serio di entrare in amministrazione controllata: i tifosi chiedono con forza a Ridsdale di mettere le mani nel portafoglio se vuole restare nel club o altrimenti di andarsene. Sul campo arriva un’importantissima vittoria sul Middlesbrough, sia perché il Boro è un potenziale avversario diretto nella lotta per i playoff, sia perché i Bluebirds provenivano da due ko di fila e vedevano decisamente complicata la propria posizione di classifica. Il match si sblocca subito: corner battuto corto per il cross di Blake, Gyepes riesce a toccare superando Coyne e Bothroyd ci mette il piede per ribadire da due passi e trovare la via della rete. E’ un primo tempo orrendo quello del Middlesbrough, che torna a livelli bassissimi e che è fortunato quando O’Neil stende nettamente Burke in area, con l’arbitro Deadman che ha un clamoroso abbaglio visto che non solo non vede il rigore ma ammonisce addirittura l’esterno per simulazione. Nella ripresa arriva la risposta di rabbia del Boro, che crea tante occasioni da rete, con il cross perfetto da sinistra di Taylor che trova libero Lita ma l’ex Reading sbaglia tutto di testa e manda alto. Su punizione di Barry Robson arriva il gol con Wheater che nel mucchio devia di testa, ma l’arbitro annulla venendo ingannato dall’assurdo gesto di lita di alzare il braccio e provare a colpire il pallone: in realtà il contatto con il pallone non c’è e il gol era regolarissimo, ma non si capisce proprio perché Lita debba alzare la mano in quel modo in quella situazione, per una stupidata incredibile. Dopo esser stato dominato per tutto il secondo tempo, il Cardiff City sfiora il raddoppio nell’ultima azione del match ma il tiro a giro dal limite di Blake tocca la traversa.
Continuano ad accendersi le speranze playoff del Coventry, che giusto un paio di mesi fa sembrava rischiare molto nella lotta per la salvezza ma che invece ha avuto una grande impennata e addirittura ora può pensare a sogni di gloria. Gli Sky Blues si impongono sul campo di un Peterborough, che ormai prepara soltanto la prossima League One, per stessa ammissione del manager Gannon: stagione fallimentare, che ha avuto il punto cruciale nell’esonero assurdo di Darren Ferguson, la decisione che è costata mesi di mediocrità. I Posh provano a dare un segnale direttamente dal calcio d’avvio portando Whelpdale al tiro dopo appena 9 secondi, ma la conclusione incrociata termina larga di un soffio. Il Coventry colpisce su un lancio lungo che vede Stead superare una difesa rivedibile di Morgan e andare a freddare Lewis, realizzando l’unico gol del match. Il Coventry è anche un po’ fortunato: un corner da sinistra viene incornato da Lee ma sulla linea c’è Clingan che riesce a salvare mandando il pallone sulla traversa.
Vittoria impressionante del Doncaster, che travolge il Bristol City a domicilio in un match ricchissimo di emozioni, soprattutto in un primo tempo incredibile: i Robins tornano a preoccuparsi molto guardandosi alle spalle, per quella che è appena la terza sconfitta interna in questo campionato. E’ una prestazione straordinaria di Billy Sharp, che slalomeggia sulla sinistra dell’area e poi tocca basso orizzontale per l’arrivo di Jay Emmanuel-Thomas, che chiude freddo con il destro e sblocca il match. Il Bristol City reagisce immediatamente con l’iniziativa di Campbell-Ryce sulla sinistra per il cross a rientrare che trova l’arrivo da dietro e la zampata del terzino Bradley Orr, che non segnava dal Febbraio 2009. Il Doncaster gioca bene e apre bene il gioco sulla destra dell’area dove Coppinger crossa teso per la deviazione ravvicinata di Sharp che riporta in vantaggio gli ospiti. Al 15’ il risultato è già sul 2-2, con Campbell-Ryce che crossa ancora da sinistra e ancora per l’arrivo di Orr, per un gol fotocopia di quello dell’1-1. Maynard potrebbe portare in vantaggio i padroni di casa ma colpisce la traversa e allora sono ancora i Donny con Sharp che sfugge alla difesa e si trova a tu per tu con Gerken, battendolo con una conclusione precisa. Il Bristol City poi difende male su un corner, Emmanuel-Thomas controlla in mischia e con il sinistro firma la doppietta, mandando il match sul 2-4 all’intervallo. Il match si chiude al 61’ con Orr che firma l’hat-trick, deviando il cross di Oster in rete: stavolta però si tratta di autogol, per una giornata davvero incredibile per l’esperto terzino. Colpo durissimo per il Bristol City.
Pareggio che scontenta tutti quello dell’Home Park, con il Plymouth che si vede di fatto staccato dalle avversarie nella lotta per la salvezza, con il 21esimo posto (l’ultimo a garantire la permanenza in Championship) che adesso dista sette punti, mentre il Preston perde la chance per entrare nella prima metà di classifica e ancora non riesce ad abitare in una posizione del tutto tranquilla, visto che la zona retrocessione dista 6 punti. E’ una partita a due facce, con il primo tempo dominato dagli ospiti che trovano il gol sul corner da sinistra di Wallace incornato in mischia da St Ledger, al suo primo gol dopo il ritorno dal prestito al Middlesbrough. Il Plymouth gioca male nel primo tempo ma ha comunque l’occasione per il pareggio con l’incornata di Mason che costringe Lonergan ad una grande parata. L’Argyle cresce nella ripresa e trova la chance per il pareggio quando dopo un corner James interviene con il braccio larghissimo e regala il rigore realizzato da Damien Johnson. Il Plymouth ha anche la grande occasione con la botta dalla distanza di Noone che incoccia in pieno la traversa, che nega i tre punti ai Pilgrims, con Lonergan poi bravissimo anche sulla respinta reagendo con grandissima reattività sul tentativo di tap-in di testa di Fallon.
Continua il pessimo rendimento esterno del Watford che perde anche a Pride Park e adesso si trova d’un tratto assolutamente coinvolto nella bagarre per non retrocedere, dopo aver abitato con continuità nella prima metà di classifica. Risponde bene invece il Derby County, che si rende protagonista di una prestazione convincente e ottiene tre punti assolutamente meritati. Il match si sblocca con uno dei protagonisti della stagione dei Rams, ovvero Michael Tonge, assolutamente rivitalizzato da Clough dopo non aver mai trovato spazio allo Stoke City in Premier League: il centrocampista 26enne sblocca subito il match con un sinistro maestoso da fuori, con un vero e proprio capolavoro. Nella ripresa il Watford sbanda in difesa e non riesce a controllare un lancio lungo, Porter soffia palla a DeMerit a centrocampo e va via puntando l’area di rigore per poi finalizzare con il destro e chiudere i conti.
a cura di Silvio di Fede
Risultati 35a giornata Championship:
Sabato 6 Marzo:
Blackpool-Ipswich 1-0: 54’ Euell
Bristol City-Doncaster 2-5: 2’ Emmanuel-Thomas (D), 9’ Orr (BC), 12’ Sharp (D), 15’ Orr (BC), 34’ Sharp (D), 43’ Emmanuel-Thomas (D), 61’ autogol Orr (BC)
Cardiff City-Middlesbrough 1-0: 3’ Bothroyd
Crystal Palace-Sheffield United 1-0: 23’ Lee
Derby County-Watford 2-0: 12’ Tonge, 77’ Porter
Newcastle-Barnsley 6-1: 44’ rigore Lovenkrands (N), 48’ Lovenkrands (N), 50’ Guthrie (N), 60’ Jonas (N), 69’ Guthrie (N), 71’ Nolan (N), 83’ Bogdanovic (B)
Nottingham Forest-Swansea City 1-0: 91’ Chambers
Peterborough-Coventry 0-1: 24’ Stead
Plymouth-Preston 1-1: 18’ St Ledger (Pr), 71’ rigore Damien Johnson (Pl)
QPR-West Bromwich 3-1: 13’ Simpson (QPR), 18’ Connolly (QPR), 36’ Brunt (WB), 67’ Buzsaky (QPR)
Sheffield Wednesday-Leicester 2-0: 6’ Clarke, 61’ Clarke
Martedì 20 Aprile:
ore 20.45
Scunthorpe-Reading
Classifica Championship (posizione, squadra, punti, partite giocate, differenza reti):
1 Newcastle 72 (34; +40)
2 Nottingham Forest 64 (35; +22)
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3 West Bromwich 63 (34; +29)
4 Swansea City 56 (34; +7)
5 Leicester 54 (34; +9)
6 Cardiff City 52 (33; +16)
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7 Blackpool 50 (35; +10)
8 Coventry 49 (35; -6)
9 Sheffield United 48 (34; +1)
10 Middlesbrough 47 (35; +7)
11 Barnsley 45 (34; -10)
12 Doncaster 44 (34; +2)
13 Preston 43 (34; -8)
14 Derby County 42 (34; -7)
15 Bristol City 42 (34; -10)
16 QPR 40 (33; -6)
17 Watford 39 (32; -5)
18 Reading 38 (32; -9)
19 Ipswich 38 (34; -9)
20 Scunthorpe 38 (34; -20)
21 Crystal Palace 37 (33; =)
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22 Sheffield Wednesday 37 (34; -17)
23 Plymouth 30 (33; -15)
24 Peterborough 24 (34; -21)