Come già fatto in occasione della gara di andata, anche in occasione di quella di ritorno tra i suoi Swansea ed i suoi ex QPR, Paulo Sousa torna a parlare della sue esperienza londinese e, già che c'è, ne approfitta anche per criticare il nuovo coach di Loftus Road, Warnock.
"Ha un carattere controverso", dice di Warnock, "Ai giornalisti piace perchè dà loro la possibilità di scrivere molto su ciò che dice e che fa. Ma io l'ho sentito urlare ai suoi giocatori di affondare i contrasti contro gli avversari, cosa che a me non piace assolutamente e che non fa bene al calcio. Ricordo quando, alla guida dei QPR, incontrai il suo Palace (0-0): un mio giocatore venne colpito al volto e gli fu rotto il naso (Samuel Di Carmine, e Sousa fu espulso per proteste n.d.ww). C'era sangue ovunque. Queste sono cose che io non amo vedere. Lui incoraggia sempre i suoi giocatori a giocare pesante per mettere in difficoltà gli avversari. Come lo contrasteremo? Giocando a calcio. E' questo ciò che voglio io: giocare a calcio e non a prendere a calci gli avversari. Questo è quello che chiederò ai miei giocatori e che spero di vedere in campo".
Ed in merito al suo passato da allenatore agli Hoops, Paulo dice: "Sono uno dei Manager che ha resistito di più su quella panchina! Ovviamente le circostanze non erano facili ma io ho una dignità e ho sempre combattuto per difenderla. Non dirò niente su di lui (Briatore), dirò solo che non era facile lavorare lì, ma non solo per me: era difficile per tutti.
In passato i QPR hanno avuto molte difficoltà ma adesso vedo per loro un radioso futuro. Non ho niente da dimostrare a loro e sono molto fiero del fatto che quando i giocatori dei Rangers sono venuti al Liberty Stadium mi hanno tutti salutato calorosamente mentre i tifosi londinesi, dagli spalti, cantavano il mio nome. Non sarà facile per me tornare al Loftus Road ma io adesso alleno lo Swansea ed il mio dovere è cercare di vincere la partita di sabato".
mar 20 2010