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feb 06 2011

Generazione di Talenti: Adel Taarabt

Il rischio di smentite, soprattutto quando ci si riferisce a giovani funamboli, è sempre dietro l’angolo ma non sembra un azzardo affermare che Adel Taarabt è destinato a diventare uno dei grandi protagonisti del panorama calcistico internazionale nei prossimi anni. Da diversi mesi a Loftus Road c’è un impressionante via-vai di osservatori, dirigenti e giornalisti, come non si vedeva ormai da tempi immemori. Il Qpr di Neil Warnock sta dominando la Championship ma la maggior parte degli scout che si recano ad Hammersmith per assistere alle partite dei Rangers è lì per un motivo preciso: ammirare la classe cristallina e le incredibili ‘skills’ del genietto marocchino che, a suon di tunnel, assist e goal, sta riportando in Premier League gli Hoops a distanza di 15 anni dall’ultima partecipazione al massimo campionato inglese.

SULLE ORME DI CR7 - Impiegabile da trequartista o da esterno offensivo, Adel è un talento da palati fini: le incredibili doti tecniche sono quelle che hanno spinto i media ad etichettarlo, agli albori della carriera, come ‘nuovo Zidane’, ma in realtà la velocità di gambe, la predilezione alla giocata ad alto tasso spettacolare, così come un atteggiamento di chi è consapevole di essere decisamente un altro pianeta rispetto ai rudi mestieranti della Championship, spingono l’accostamento del numero 7 del Qpr ad un altro fuoriclasse dal fare spesso superbo, Cristiano Ronaldo. E nei prossimi anni Taarabt potrebbe essere l’erede proprio del portoghese: Sir Alex Ferguson ha già mosso i primi passi ufficiali verso il club londinese per assicurarsi le prestazioni del ragazzo nella prossima stagione. Sul piatto nove milioni di euro, cifra che rischia di essere insufficiente tra qualche mese, qualora il campioncino franco-marocchino dovesse continuare a viaggiare su questi ritmi: finora ha messo a segno 14 reti in 29 presenze, una media mostruosa per un trequartista, senza dimenticare i 12 assist forniti ai compagni. Numeri da fuoriclasse, che non sono certo passati inosservati nei piani alti del calcio inglese, se si considera che, oltre al Manchester United, anche l’Arsenal e soprattutto il Newcastle hanno cercato di mettere le mani sul più forte e decisivo giocatore della serie cadetta.

“Tecnicamente già oggi è probabilmente uno dei più forti al mondo”, il giudizio lusinghiero di mister Warnock sul suo gioiellino, nonché capitano. Taarabt quest’anno ha trovato la continuità di rendimento che gli era mancata nelle stagioni precedenti, diventando assolutamente devastante nella categoria. Fisico compatto (76 chilogrammi distribuiti su 180 centimetri), passo felpato e buona rapidità, guardar giocare il funambolico Adel è gioia per gli esteti: colpi di tacco, d’esterno, di suola, carezze che fanno parte dell’impressionante bagaglio tecnico del giovanissimo (compirà 22 anni a maggio) campioncino biancoblù, che ha però ancora la tendenza a sparire dal match, alternando lampi di assoluta eccellenza a momenti in cui non sembra sufficientemente concentrato, soprattutto in fase di non possesso. Difetto che è comunque già riuscito a limare con il passare delle gare, dimostrando impegno, carattere, leadership e personalità, caratteristiche che hanno spinto Warnock ad assegnargli la fascia di capitano. La forte consapevolezza nei propri mezzi lo spinge a cercare spesso il dribbling o la giocata ad effetto, rischiando talvolta di irretire gli avversari, proprio come accade a CR7, ma riesce al tempo stesso ad unire grandi spunti individuali a numeri rivolti ad innescare e servire i compagni.

RIMPIANTO SPURS – Lo spicchio londinese di fede Hoops si è dunque letteralmente innamorato di Adel ma in città c’è anche chi si sta mangiando le mani, ripensando ad una scellerata operazione di mercato fatta appena sei mesi fa: è il caso del Tottenham, il club che per primo ha creduto nelle qualità di Taarabt per poi però voltargli definitivamente le spalle senza concedergli probabilmente le giuste occasioni. Gli Spurs riescono nel 2007 a strappare il baby prodigio del Lens (squadra nella quale Adel ha percorso tutta la trafila delle giovanili fino al debutto in prima squadra a soli 17 anni) all’Arsenal e al Chelsea, portandolo in prestito a White Hart Lane (ma con diritto di riscatto fissato a 4 milioni di euro), con la promessa di dargli spazio in prima squadra e di non relegarlo alle giovanili. Le premesse sembrano dunque incoraggianti ma la realtà si rivela ben diversa: il franco-marocchino viene sì riscattato a fine stagione, ma diventa una sorta di oggetto misterioso, collezionando soltanto scampoli di partite, per un totale di 15 presenze in due anni.

Nel gennaio del 2009 Redknapp decide di mandarlo in prestito al Qpr, ma la sfortuna si accanisce contro Adel, che perde gran parte della stagione a causa di un’operazione al ginocchio. Nell’estate del 2009 il fantasista torna a Loftus Road e comincia a mettere in mostra finalmente le sue incredibili doti tecniche: diventa subito titolare con gli Hoops e mette insieme 44 presenze, condite da 7 reti, dimostrando di aver superato appieno i problemi fisici. Le sue prestazioni attirano l’interesse di grandi club europei (viene accostato a Barcellona, Juventus e Lazio) ma alla fine il ragazzo viene ceduto dal Tottenham al Queens Park Rangers a titolo definitivo, per una cifra intorno al milione e mezzo di euro più bonus. Quest’anno l’esplosione definitiva a conferma dell’affare sensazionale fatto in estate dal club presieduto dal napoletano Gianni Paladini, sia dal punto di vista tecnico, vista l’ormai lanciatissima corsa degli Hoops verso la Premier League, che da un lato strettamente finanziario, considerando l’enorme plusvalenza che frutterà la cessione del numero 7.

UN BIZZOSO LEONCINO – Decisamente controverso il rapporto di Adel con la Nazionale: nato in Marocco ma cresciuto in Francia, Taarabt ha giocato nelle selezioni giovanili francesi (under 16, 17 e 18) ma nel 2009 ha optato per la nazionalità marocchina. Ha collezionato otto presenze (con 3 reti) con la maglia dei Leoni dell’Atlante, ma nell’ottobre del 2010 ha deciso di accantonare momentaneamente il discorso nazionale (dopo qualche frizione con il ct ad interim Cuperly) per concentrarsi sul club. A gennaio ha fatto marcia indietro, complice anche l'arrivo in panchina di Gerets, magari su suggerimento del suo grande amico Chamakh, capitano del Marocco, che sta facendo di tutto per portarlo all'Arsenal: chissà se Sir Alex se lo lascerà sfuggire…

Simone Gambino per Generazione di Talenti   Talent

Generazione di Talenti BLOG

5 comments

  1. muttleytoffeman

    Fenomenale. Di gran lunga il miglior giocatore del torneo.

  2. utente anonimo

    UN GRANDE GIOCATORE MA PER ME DEVE RIMANERE AL QPR !!!!!!!!!!

  3. WallyWest

    Sarà ben difficile trattenerlo.

    Tu al suo posto preferiresti giocare per salvarti con uno stipendio di TOT o giocare per il titolo e la Champions League con uno stipendio di TOTx4?
    ^_^

    L'importante è che adesso ci porti in Premier, poi vedremo.

  4. muttleytoffeman

    Si parla dello United per lui… sarà vero?

  5. WallyWest

    Pare di si…

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