Paulo Sousa ha rotto il suo silenzio dopo aver visto il documentario “The Four Year Plan”, affermando che per lui era impossibile avere successo con Flavio Briatore presidente.
L’ex calciatore della Juventus, che ha trascorso cinque mesi alla guida dei QPR, in un intervista al Daily Mail ha voluto difendere la sua reputazione.
Sousa nel documentario è apparso, interpellato più volte sia da Briatore che dal direttore sportivo Gianni Paladini. In un estratto di filmato si vede Paladini telefonare Briatore e lamentarsi per la tattica di Sousa. In un altro lo si vede alzarsi dal suo posto in tribuna a fine primo tempo per andare a dire all’allenatore di far giocare due attaccanti invece di uno.
Sousa è stato licenziato come allenatore degli Hoops a causa di una divulgazione alla stampa di notizie riservate, relative al trasferimento di Dexter Blackstock al Nottingham Forest, accusa successivamente respinta da Sousa.
C’è una scena nel filmato dove Paladini chiama Briatore dopo che Sousa aveva divulgato queste notizie e dice “Quest’idiota ci mette i tifosi contro”.
Paulo Sousa, che attualmente allena in Ungheria il Videoton, nella sua intervista ha detto: “Penso che la gente ora può vedere di persona cosa stava succedendo all’interno del club. E’ tutto come era. Era impossibile per qualsiasi dirigente o allenatore avere successo. In qualità di manager ho sempre detto che sono flessibile, che sono in grado di adattarmi alle esigenze di calciatori, staff e club dove lavoro. Ma le interferenze dei membri della società, sia nello spogliatoio che al campo di allenamento, significavano che per me non c’era nessuna possibilità di far bene. Sia quando ero calciatore ed ora che sono allenatore non ho mai visto nulla di simile. Né prima né dopo”.
Sousa è stato uno dei primi manager assunti da Briatore nell’intento di portare la squadra alla promozione, un’impresa che finalmente è stata realizzata da Neil Warnock. A Sousa nell’intervista è stato chiesto cosa era successo nel trasferimento di Blackstock al City Ground, lui ha risposto dicendo: “Non ho bisogno di spiegare, le persone possono vedere quello che è successo”.
Sousa ha sostenuto che se avresse avuto il permesso di avere rapporti solo con Amit Bathia, vice presidente del club, lui avrebbe fatto di gran lunga meglio.
Continuando la sua intervista ha detto: “i giocatori sono stati confusi. Sono sicuro che se parlate con loro, vi diranno che la squadra si divertiva a giocare per me. Ho avuto questa sensazione di loro. Ho avuto un rapporto positivo con Amit. Era una persona con cui si poteva parlare. Gli ho spiegato che l’influenza di Flavio e Paladini era un fattore negativo. Ma purtroppo era troppo tardi per me. Resto dell’idea che avrei ottenuto buoni risultati con la squadra, se solo mi fosse stato permesso di operare come volevo.”
Alla domanda se porta rancore nei confronti della sua vecchia società, Sousa ha detto: “Ho apprezzato l’opportunità che mi hanno dato di allenare in Inghilterra. Non posso dimenticare l’influenza di Flavio nella scelta di assumermi come allenatore. Se gli stringerei la mano? Questo dipende dal momento. Sono una persona a cui non piace fare cose brutte, ma sono anche un uomo che non dimentica”.
di m.na.ac90