«

»

ott 25 2012

Comunicato di Rio ed Anton Ferdinand contro il razzismo

La vicenda è ormai risaputa: lo scorso anno, in occasione della partita tra Chelsea e QPR, Anton Ferdinand, fratello del più noto Rio, è stato oggetto di offese a sfondo razziale da parte di John Terry, capitano dei Blues e (allora) della Nazionale inglese.
Il caso finì allora in un tribunale civile dal quale Terry uscì assolto per mancanza di prove e dopo circa un anno  in un tribunale sportivo della FA che ha invece visto condannato il giocatore, riconosciuto colpevole, seppure con pena molto esigua (4 giornate di squalifica ed un’ammenda economica).
Lo stesso Terry ha ammesso, alla fine di tutto il lunghissimo iter, le sue colpe, chiedendo scusa a tutti.
Domenica scorsa tutti i giocatori della Premier inglese sono scesi in campo indossando una maglia del “Kick It Out”, organizzazione contro il razzismo nel calcio inglese, tutti meno due: i due fratelli Ferdinand.
Tale comportamento ha destato scalpore in UK, soprattutto per Rio che giocando nel Manchester United ha contravvenuto ad un preciso ordine di Sir Alex Ferguson (“Tutti i miei giocatori indosseranno quella maglietta”), fatto più unico che raro.
Nella speranza di porre definitivamente fine a questa polemica e per chiarire le loro posizioni, i fratelli Ferdinand hanno emesso un comunicato congiunto, pubblicato dai siti web delle due società di appartenenza.
Eccone di seguito la traduzione:

E’ passato un anno dall’incidente di Loftus Road. Durante questo periodo, alcune delle profonde divisioni che esistono nel mondo del calcio sono emerse.
Nei prossimi mesi ci saranno discussioni, ne siamo certi, per trovare una via d’uscita. Abbiamo intenzione di partecipare a queste discussioni, insieme a numerosi altri professionisti attuali ed ex di tutte le razze, a partire dalla base verso i vertici, in tutta la comunità del calcio nel suo complesso.
In tema di “Kick It Out” , vorremmo chiarire il fantastico lavoro che hanno fatto in passato per quanto riguarda l’educazione e la sensibilizzazione. Tuttavia, i tempi cambiano e le organizzazioni devono cambiare con loro. Siamo più che felici di partecipare alla discussione, in privato, per rendere “Kick It Out” più forte nella sua lotta per sradicare il razzismo nel calcio.
Anche se siamo rimasti delusi dalla PFA e le azioni della Fa nel corso dell’ultimo anno, come famiglia ci siamo impegnati a lavorare con le organizzazioni esistenti nel calcio per il miglioramento del gioco e per mettere in campo reazioni immediate.
Vorremmo ringraziare tutti i tifosi e il personale del Queens Park Rangers e del Manchester United per il loro sostegno in quello che è stato un anno difficile. In particolare, vogliamo ringraziare Sir Alex Ferguson e Mark Hughes.
Non discuteremo pubblicamente tutte le questioni legate al caso. Ora ci concentreremo sul calcio giocato.