Ormai Harry Redknapp parla da allenatore dei Queens Park Rangers, lasciando cadere il velo di mistero che aleggiava ancora attorno alla sua nomina. Un velo molto leggero, invero, se si considera che tutti ormai davano per scontata la sua nomina e che già si conoscono la data dell’annuncio (domani), i nomi dei principali collaboratori (Kevin Bond e Joe Jordan), nonché la durata del contratto (fino al 2014).
Il classico segreto di Pulcinella, quindi, che il 65enne Harry “tradisce” col Sun al quale concede una breve ma significativa intervista da Head Coach degli Hoops:
“E’ una sfida per me. La squadra è in una situazione disperata ma se tutto va bene potrebbe essere un buon affare per tutti”. Redknapp, che ha passato la giornata di ieri a casa in attesa di incontrare Fernandes, patron dei Rangers, per definire gli ultimi particolari del contratto, inizierà un’avventura simile, si spera, a quella vissuta alla guida del Tottenham, preso in carico sul fondo della classifica e portato fino all’8o posto finale.
“I giocatori devono iniziare a fare le prestazioni che sono in grado di fare, sono pagati per questo. Ora pretenderò il meglio da loro. Non mi aspetto molto dal mercato di gennaio. C’è già un ottimo team, sono stati comprati 12 giocatori in estate e non si può sempre stare a comprare nuovi giocatori. Magari arriveranno un paio di prestiti, ma non abbiamo bisogno di sostenere grosse spese”.
“Questa è la Premier League, un grande campionato in cui lavorare. Ero vicino a firmare quale CT dell’Ucraina, ma questo lavoro cambia di continuo e ora sono qui”.
“Il mio messaggio ai tifosi del QPR è che darò tutto quello che ho, posso solo fare del mio meglio”.