1-0
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28′ Camp (o.g.)
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reti
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cartellini
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73′ Hall
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Chelsea: Hilario, Ferreira, Ben-Haim, Alex, Ashley Cole, Wright-Phillips (Joe Cole 79), Obi, Sidwell, Sinclair (Drogba 60), Kalou, Pizarro (Ballack 71).
In panchina: Taylor, Belletti.
In panchina: Taylor, Belletti.
QPR: Camp, Hall, Stewart, Barker, Ainsworth (Agyemang 46), Connolly, Mahon, Rowlands, Ephraim (Balanta 65), Blackstock, Buzsaky (Lee 50).
In panchina: Bolder, Walton.
Arbitro: Mike Dean (Wirral).
Commento: A testa alta. Sconfitti ma a testa alta. Il ‘fortissimo’ Chelsea, campione in carica in FA Cup, i temibili e temuti ‘blues’ sono riusciti a batterci solo per uno a zero, solo su sfortunato autogol di Camp, e solo dopo aver messo in campo signori giocatori del calibro di Ballack, Drogba e Joe Cole.
I Rangers sono scesi in campo concentrati e sono riusciti, con grande agonismo e disciplina tattica, a fare un figurone a Stamford Bridge nonostante la sconfitta.
La "battle of the billionaires" si è giocata davanti ad oltre 41.000 tifosi giunti da tutta la città per assistere ad una sfida che mancava da 12 anni.
Gli R’s si sono presentati con cinque nuovi innesti in squadra ma, nonostante la buona volontà e il risollevato tassso tecnico della squadra, non siamo riusciti ad impensierire più di tanto la difesa di casa. Del resto nemmeno loro hanno fatto chissà che cosa e se non fosse stata per la sfortunata deviazione di Camp, al 29′, su tiro tutt’altro che irresistibile di Pizarro finito prima sul palo e poi contro il braccio proteso del nostro portiere, la partita difficilmente si sarebbe schiodata dallo 0-0 di partenza.
Dopo il gol, il Chelsea si è limitato a controllare l’incontro e noi non siamo stati capaci di far salire il baricentro della partita, con un Buzsaky (ex compagno dei rivali Ricardo Carvalho and Paulo Ferreira ai tempi del Porto) ingabbiato efficacemente e con un centrocampo che, nel complesso, non è stato in grado di impostare con la stessa bravura con cui riusciva a contrastare gli avversari.
Solo Agyemang, entrato nella ripresa, è riuscito ad impensierire il portiere avversario Hilario, ma, purtoppo, senza riuscire a superarlo.
Pace.
Non era questo l’incontro su cui si basava la stagione dei Rangers e anche se scoccia sempre perdere contro i ‘cugini’ blues, consoliamoci pensando che per lunghi tratti ci siamo dimostrati all’altezza di una squadra di Champions League e che, in linea generale, stiamo attraversando un ottimo periodo di forma.
Col Chelsea, l’appuntamento è fissato a brevissimo: quando saremo di nuovo in Premier!
3 comments
utente anonimo
6 gennaio 2008 a 19:29 (UTC 1)
peccato davvero….pero’ ci hanno reso orgogliosi…
ora con Vine e Cook (pare torni per un prestito per ora) e una punta veramente potremmo essere competitivi per una stagione tranquilla….poi non si sa mai…
WallyWest
6 gennaio 2008 a 21:55 (UTC 1)
E’ proprio la punta ‘prolifica’ che mi sembra ci manchi…
Che De Canio punti tutto su Blackstock?
Denisse Kingsley
9 febbraio 2012 a 23:57 (UTC 1)
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