Turno infrasettimanale anche in Football League e la 29a giornata di Championship permette al Norwich di continuare a volare molto alto in classifica. Nella sfida tra neopromosse rampanti (come tutte e tre le neopromosse dalla League One, che stanno viaggiando ad alto livello) contro il Millwall, i Canaries fanno fatica a rompere la resistenza di una squadra in ottima in un match equilibrato e aperto, con occasioni da ambo le parti. Il primo tempo però regala una brutta notizia per il Millwall, con l’infortunio del bomber Morison: problema muscolare e quindici giorni di stop. In avvio di ripresa però una bella azione di contropiede dei Lions permette a Theo Robinson di trovarsi libero in area e di segnare il suo primo gol in maglia Millwall, portando in vantaggio gli ospiti. Jackett sogna un gran successo che porterebbe i Lions clamorosamente vicini alla zona playoff (il che sarebbe abbastanza sorprendente, in una stagione in cui i poco amati cugini del West Ham stanno faticando molto in Premier League), ma il Norwich mostra il carattere della squadra di vertice e la qualità in qualche uomo chiave, in particolare in Henri Lansbury, elemento che già la scorsa stagione al Watford era apparso fuori categoria in Championship e che sta confermando ciò anche in maglia Norwich: una sua punizione splendida colpisce il palo interno, ma sulla sua respinta Elliot Ward è pronto per il tap-in ravvicinato per realizzare il gol del pareggio. Non è finita, perché il Norwich rimane anche in zona promozione: sull’ultimo pallone del match Holt riesce in qualche modo a far sponda per Lansbury, che da centro-area trova la conclusione vincente che vale una vittoria pesantissima. In tanti possono dirsi sorpresi dalla consistenza mostrata dal Norwich fin qui, ma ormai l’impressione è che la squadra di Paul Lambert possa davvero giocarsi le sue chances anche al vertice della classifica, sognando un eccellente doppio salto: c’è qualità e c’è carattere per competere, anche se le prime due favorite per la promozione diretta stando così le cose sono QPR e Nottingham Forest.
Partita dai due volti a Loftus Road, che permette però al QPR di mantenere un buon margine di vantaggio sulle concorrenti dirette: gli Hoops hanno la meglio su un Portsmouth in situazione allarmante, perché dopo la crescita forte vista soprattutto tra fine Settembre e Ottobre, la squadra ha perso via via quota e ora non vince da otto partite, avendo ottenuto appena un punto nelle ultime sei e senza che Cotterill abbia avuto quei rinforzi sperati per allargare la rosa. La paura è quella di fare un po’ il Leeds di qualche stagione fa, perché le prospettive sembrano piuttosto simili. I Pompeys hanno elementi di qualità e giocano meglio il primo tempo, ma dopo 45 minuti molto spenti il QPR si sveglia e approfitta anche di un erroraccio del portiere Ashdown per mettere in discesa il match: il portiere 30enne va malissimo su un non irresistibile tiro da fuori di Taarabt per il gol che sblocca il match. Ad arrotondare il punteggio ci pensa il difensore Clint Hill per il decimo successo interno del QPR, la squadra che ha ampiamente il miglior rendimento tra le mura amiche del campionato.
In calo le quotazioni del Cardiff City: si pensava che alla lunga i gallesi avrebbero potuto creare un impianto da vera squadra, ma ad inizio Febbraio questo ancora non è successo e porta l’undici di Dave Jones a qualche passaggio a vuoto di troppo. Specialmente quando si affrontano squadre ottime e ben organizzate come il Reading, i Bluebirds iniziano a far fatica e si mostrano piuttosto scollati. In questo modo per il quarto match interno consecutivo, il Cardiff City non riesce a vincere davanti ai propri tifosi. Dopo un palo colpito da Craig Bellamy, è il Reading a passare in vantaggio con il secondo gol consecutivo di Mikele Leigertwood, con l’aiuto di una deviazione decisiva di un avversario. L’ingresso in campo di Chopra rivitalizza la squadra gallese, ma per trovare il gol del pareggio c’è bisogno dell’aiuto di Adam Federici: il suo rinvio disastroso finisce per Bothroyd che può così andare a campo aperto, saltare il portiere e appoggiare in rete per l’1-1. Il Cardiff City prova a vincerla per non perdere ulteriore terreno ma l’incornata di Hudson finisce sulla traversa e (nel momento di maggiore difficoltà del match) il Reading sembra mettere le mani sui tre punti grazie ad un’azione rapida palla a terra che permette a Mathieu Manset (attaccante arrivato in prestito dall’Hereford e che in League Two faceva totalmente la differenza, mostrando di essere di categoria superiore) di firmare il suo primo gol con la maglia dei Royals alla sua seconda presenza: attenzione al 21enne, arrivato senza grossa pubblicità ma che potrebbe essere l’uomo giusto per risolvere il problema del gol per McDermott (per una squadra che troppo spesso segna molto meno di quanto crea). Sembra fatta perché il gol arriva in pieno recupero, ma l’arbitro Ward fa infuriare gli ospiti allungando il recupero e al 97’ Bellamy ha il tempo per firmare il pareggio su ottima punizione per il gol del definitivo 2-2. Resta così un’occasione persa per il Reading, che rimane però una seria pretendente alla zona playoff.
Differenza di gioco e di qualità abbastanza netta ad Ashton Gate, dove due reti di un elemento in ottima forma come Darren Pratley permettono allo Swansea City di superare il Bristol City, in un match in cui i Robins hanno raramente creato dei problemi. Il primo tempo vede una sola squadra in campo ed è lo Swansea City, che forse potrebbe realizzare anche più di un gol ma che va all’intervallo in vantaggio con una bella conclusione di Pratley. Millen risponde cercando più vivacità in un 4-3-3 offensivo, ma dopo una decina di minuti lo Swansea City prende le misure e torna a controllare, andando anche a chiudere i conti con un gol in mischia ancora di Pratley. Risultato sacrosanto che tiene i Jacks a contatto con la zona promozione.
Ammesso e non concesso che il QPR possa esser considerato favorito numero uno per la promozione diretta, per l’altro posto sembra lanciatissimo il Nottingham Forest, che sta davvero volando e continua a vincere: nonostante la squadra di Billy Davies non sia esaltante per gioco espresso, sono cinque le vittorie consecutive e i Reds sono arrivati con forza a contatto con la zona promozione, nonostante due match da recuperare. Sicuramente il Forest non potrà correre così da qui in avanti e arriverà un passaggio a vuoto, ma questa accelerata può diventare decisiva quando alla fine verranno tirate le somme. I Reds passano anche alla Ricoh Arena, dove continua il momento negativo del Coventry, crollato al 15esimo posto in classifica e a -10 dalla zona playoff, vedendo quindi sparire del tutto i sogni di gloria per questa serie di nove partite senza vittorie. La partita è molto aperta e sono gli Sky Blues a passare in vantaggio, con un’azione confusa in area di rigore e risolta da Marlon King. Il Nottingham Forest però ribalta tutto nel giro di pochi minuti: Lewis McGugan era reduce da un periodo di calo dopo due/tre mesi stellari ma torna sul tabellino dei marcatori con una conclusione da lontano sulla quale Westwood è imperfetto. E’ incredibile poi l’ingenuità della difesa del Coventry che risulta decisiva: Moussi si sovrappone sulla destra ma accusa un problema agli adduttori, a quel punto tutti si fermano quando invece il centrocampista si libera comunque del pallone andando a crossare al centro e permettendo a Robbie Earnshaw di firmare il gol della vittoria, tra l’incredulità generale. Davvero assurdo l’atteggiamento della difesa del Coventry, capace di far firmare un assist ad un giocatore infortunato (e infatti costretto ad uscire subito dopo). Nella ripresa il Forest resiste alla pressione del Coventry ed esce dalla Ricoh Arena con altri tre punti importanti.
Partita spettacolare al KC Stadium, dove l’Hull City mette in seria difficoltà il Leeds ma si fa rimontare due gol di vantaggio e deve accontentarsi di un pareggio. I Tigers passano in vantaggio con una splendida verticalizzazione di Mclean (il quale doveva farsi perdonare un precedente errore sotto porta) che permette a Matty Fryatt di infilare Kasper Schmeichel. Il raddoppio arriva poi con l’incornata di James Chester, difensore centrale appena acquistato dal Manchester United. Il Leeds però non esce dalla partita e anzi riapre tutto prima dell’intervallo con una grande punizione di Robert Snodgrass. In avvio di ripresa poi ci pensa Somma con un’enfatica realizzazione a firmare la rete del pareggio. Entrambe le squadre provano a vincere, ma il risultato non cambia più: secondo 2-2 consecutivo per il Leeds, che ha vinto solo una volta nell’ultimo mese e mezzo.
Il Middlesbrough mette un margine di sei punti tra sé e la zona retrocessione dopo il successo anche piuttosto semplice contro uno Scunthorpe ormai destinato alla retrocessione: a meno di qualche clamorosa resurrezione (per giunta con tanti uomini chiave ceduti negli ultimi mesi), gli Irons sono destinati a ripartire dalla League One. Anche al Riverside Stadium la prestazione è poco vitale, nonostante il Boro passi subito in vantaggio con il 200esimo gol in carriera di Kris Boyd. Nella ripresa una punizione di Tony McMahon supera il mucchio e finisce in rete senza deviazione e finisce 2-0, quella che è stata una vera passeggiata per la squadra di Mowbray.
Paul Jewell tornava a Pride Park per la prima volta dopo la chiusura della sua brutta esperienza al Derby County e lo fa agganciando in classifica i Rams con il suo Ipswich, che passa in rimonta e lascia in seria crisi la squadra di Clough, il quale rimane ancora in sella nonostante enormi pressioni e nonostante una serie clamorosa di nove sconfitte nelle ultime 11 partite: incredibile però come una squadra che qualche mese fa giocava così bene e sembrava destinata ad esser protagonista in zona alte della classifica, sia diventata di colpo così irriconoscibile. Ogni tanto c’è qualche sussulto, come l’azione del gol di Carlos Bueno che è tipica del Derby County della prima parte di stagione. Ma i Rams non tengono il vantaggio e subiscono la rimonta: prima arriva la firma di Jimmy Bullard, all’esordio con la maglia dell’Ipswich e subito a segno con una conclusione da fuori velenosa per Bywater, poi nella ripresa con la rete di David Norris. Seconda vittoria consecutiva in tre partite di campionato con Jewell alla guida per l’Ipswich Town.
James Coppinger trascina il Doncaster a chiudere una preoccupante striscia di quattro ko consecutivi: il successo contro il Burnley arriva su autogol di Michael Duff, proprio su cross del 30enne. La reazione dei Clarets porta qualche chance, ma Howe deve ancora lavorare sul rendimento esterno dei suoi.
Finora minimo l’impatto di Phil Brown sulla panchina del Preston: nonostante un frullatore continuo di moduli (dopo il 3-5-2, adesso s’è visto un 4-3-3), i Lilywhites combinano poco ad Oakwell e un secondo tempo orgoglioso non basta per strappare un risultato positivo in casa del Barnsley, capace di vincere per 2-0.
Sempre preoccupante la situazione dello Sheffield United, che precipita in zona retrocessione dopo il ko in casa contro il Leicester. Le Foxes passano subito in vantaggio con il bel pallonetto di Andy King su assist di grande determinazione di Vassell e poi non combinano moltissimo, mostrando di non aver ancora trovato gli equilibri ideali per le trasferte. Lo Sheffield United però continua a mostrare poca qualità di gioco e soprattutto poca incisività negli ultimi metri: la squadra di Adams sciupa un paio di occasioni e subisce un altro ko preoccupante. Intanto Eriksson ha ingaggiato nel proprio staff tecnico Dietmar Hamann, che lascia il Milton Keynes Dons dove aveva un ruolo simile.
Pareggio importante per il Crystal Palace, che tra la nebbia di Vicarage Road riesce a frenare la corsa del Watford, a cui non basta l’ottima prestazione di Andreas Weimann, andato a segno su assist di Townsend, un dialogo tra due elementi appena arrivati in prestito. L’ottima iniziativa di James Vaughan però frena la squadra di Mackay, apparsa inferiore rispetto agli standard abituali dell’ultimo periodo.
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