Le prime parole di Adel Taarabt da fresco "Giocatore dell'anno 2011" sono state di ringraziamento per l'allenatore Neil Warnock, che si è imposto nella vita del calciatore marocchino non solo come guida tecnica, ma anche come guida morale ed amico: "Sono qui solo da un anno. E' stato tutto molto veloce e molto bello. Qui ho trovato una casa ed una famiglia. Sharon (la moglie di Warnock) mi presta molte attenzioni ed i suoi figli sono come fratelli per me. E' una relazione speciale, difficile da esprimere a parole. A volte penso che Dio mi abbia voluto donare queste persone; io sono un ragazzo difficile con cui trattare, Warnock lo sa".
"Tra lui e me il rapporto è speciale. Ha cambiato la mia vita. Mi ha ha insegnato a scendere in campo e divertirmi. Dopo tutto quello che mi ha dato, adesso devo ripagarlo".
Successivamente Adel ha rivelato i particolari del lungo corteggiamento di questa estate fattogli da Warnock: "Mi telefonava tutti i giorni. Tutti. Mi diceva di continuo 'voglio ingaggiarti, voglio fare di te uno dei più grandi giocatori del mondo'. Iniziai a non rispondergli, ma lui insisteva. Tutti i giorni. Venne pure in Marocco, per cinque giorni, ma io non lo volli incontrare. Mi cercò, ma non mi feci trovare. Quando poi tornai in Inghilterra, per rientrare agli Spurs, trovai lui ad aspettarmi. Mi disse: 'voglio che tu venga con me'. La sua determinazione e la fiducia assoluta che dimostrava di avere nei miei confronti mi convinse che non avrei mai trovato un altro manager come lui. Uno che mi segue come si segue solo un figlio. Quindi parlai con la mia famiglia e dissi loro: 'vado a firmare per i QPR. Io credo in questo allenatore!'. E ho avuto ragione. Mi sono inserito con molta facilità in squadra e nella società. La mia famiglia non è qui con me, quindi ho bisogno di persone che mi vogliano bene e che abbiano fiducia in me. Anche quando capita che gioco male due o tre partite consecutive non finisco in panchina, Neil mi chiama e mi dice: 'Non preoccuparti, non ci sono problemi, stai tranquillo, sabato giocherai lo stesso'. E' quello di cui avevo bisogno e che Neil mi ha dato".
"So di avere un carattere non facile. Ma sono migliorato molto, credo. Anche quest'anno ho avuto qualche brutta reazione, ma se gli scorsi anni capitava dieci vote all'anno, quest'anno è successo solo un paio di volte. Ho sempre poi chiesto scusa ed i compagni mi hanno capito. Mi conoscono e mi vogliono bene, così come io voglio bene a loro. Siamo un'ottimo gruppo".
"Molti mi dicono che qui rischio di tarpare le ali alla mia carriera, ma non mi interessa. Ho un rapporto unico con Warnock e giocare ai suoi ordini è come una boccata d'aria fresca in mezzo a tutto questo calcio troppo 'robotizzato'".
mar 22 2011