Risultati modesti, ma progetti ambiziosi per il nuovo Queens Park Rangers firmato Flavio Briatore, e probabilmente sottoscritto anche da Antonio Giraudo. Bocche cucite al club londinese, la consegna è il silenzio: così non arriva nessuna conferma nè smentita sul ruolo dell’ex dirigente della Juve, squalificato italiano ma attivo sul mercato immobiliare londinese, secondo i ben informati. Da tempo – per la precisione dal giorno dopo l’acquisto del QPR da parte del consorzio guidato dall’amico Flavio Briatore – si vocifera di un coinvolgimento di Giraudo nella società inglese, l’ex dirigente Juve declina con fermezza ogni richiesta di intervista, e a Londra si trincera dietro un impenetrabile riserbo. La sua assidua presenza sulle tribune del Loftus Road, in occasione di ogni gara casalinga dei QPR, non può passare ovviamente inosservata. Ufficialmente Giraudo non possiede quote del club né ricopre incarichi dirigenziali. Ma è verosimile credere che le sue frequenti visite non siano solo gesti di amicizia verso Briatore.
Seppur confinato nei bassi fondi della seconda divisione inglese, la nuova proprietà fin da subito ha voluto rilanciare le proprie ambizioni del club: salvezza il primo anno, promozione in Premiership la prossima stagione. Un progetto che richiede massicci investimenti oltreché una società solida alle spalle.
Seppur confinato nei bassi fondi della seconda divisione inglese, la nuova proprietà fin da subito ha voluto rilanciare le proprie ambizioni del club: salvezza il primo anno, promozione in Premiership la prossima stagione. Un progetto che richiede massicci investimenti oltreché una società solida alle spalle.
La priorità al momento è rafforzare il club in ogni suo settore e risalire al più presto nella massima divisione.
Il piano di Briatore è ancora più ambizioso: allargare i confini sportivi, ma soprattutto economici, della Premiership, traslocando i QPR negli Stati Uniti. Finora, al di là di qualche sussurro e indiscrezione, non c’è nulla di concreto.
Gli ostacoli, non solo logistici, non mancano, a partire dalla prevedibile opposizione di Fifa e Uefa. Ma è anche vero che la Premier League è stata tradizionalmente all’avanguardia nella commercializzazione del suo campionato, e che di recente i giornali inglesi hanno costruito inchieste sulla nuova metropoli intercontinentale Nylo, ovvero la fusione virtuale tra New York e Londra. Da parte sua, Giraudo, con la sua esperienza internazionale, potrebbe ricoprire un ruolo in questa trasformazione.
Gli ostacoli, non solo logistici, non mancano, a partire dalla prevedibile opposizione di Fifa e Uefa. Ma è anche vero che la Premier League è stata tradizionalmente all’avanguardia nella commercializzazione del suo campionato, e che di recente i giornali inglesi hanno costruito inchieste sulla nuova metropoli intercontinentale Nylo, ovvero la fusione virtuale tra New York e Londra. Da parte sua, Giraudo, con la sua esperienza internazionale, potrebbe ricoprire un ruolo in questa trasformazione.
tratto da Il Messaggero
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Miei commenti:
- I QPR a New York sono solo una sparata, peraltro assurda, del giornalista.
- Giraudo sarebbe un ottimo "acquisto" per la dirigenza.