Triste giornata quella vissuta ieri dai tifosi del Queens Park Rangers.
Da una parte pare definitivamente sfumato l’accordo con l’attaccante Gary Hooper, dato ormai per sicuro nuovo acquisto anche da Mister Redknapp, intercettato dal Norwich con il quale si appresta a firmare, dall’altra perchè si è consumato il “divorzio” tra i QPR ed uno dei giocatori più amati degli ultimi anni: Jamie Mackie.
“Jamie Mackie ha oggi (giovedì) sottoscritto una richiesta per lasciare Loftus Road, richiesta che il club ha accettato con riluttanza. Il giocatore 27enne ha informato il club del suo desiderio di andarsene, non avendo trovato sufficenti opportunità a Loftus Road negli ultimi sei mesi”. Questo il laconico comunicato apparso sul sito degli Hoops ieri e oggi girano già sul web le foto dell’amato nazionale scozzese di fronte allo stadio del Nottingham Forest, col quale ha raggiunto un accordo triennale dopo che il passaggio tra le due squadre è stato fissato in un milione di sterline.
Mackie è arrivato nel maggio del 2010 a Londra, proveniente dal Plymouth Argyle tra l’indifferenza generale. Doveva essere una seconda scelta, ma presto sotto la guida di Neil Warnock lo scozzese divenne un punto fermo della squadra, realizzando nove reti nella prima parte della stagione. Una rapida ascesa nella classifica dei cannonieri e nel cuore dei tifosi londinesi, non solo per le reti, ma anche per la feroce determinazione che metteva in campo per ogni minuto della partita, dando sempre il 101% delle proprie possibilità ed incarnando al meglio quella voglia di vittoria che permeava la squadra.
Neppure il terribile infortunio del gennaio 2011 (frattura della gamba in FA Cup contro il Blackburn) con il conseguente stop per oltre sei mesi scalfì il posto che aveva conquistato nel cuore dei tifosi e nella storia della squadra.
Tra gli indiscussi protagonisti della promozione dei Rangers in Premier League sotto la guida di Warnock, con l’esonero del Mister ed il subentro prima di Hughes e poi di Redknapp, per Jamie le possibilità di scendere in campo si sono sempre più ridotte fin quando, com’era logico aspettarsi, il giocatore ha chiesto di essere lasciato libero di andare a giocare altrove.
La sua esperienza londinese, seppur breve, ha comunque lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi Hoops, e lo dimostrano i tantissimi attestati di affetto per lui che in quesi giorni invadono il web ed i media in generale.
Ovunque vada Jamie Mackie sarà sempre un Hoops e, come cantavano a Loftus Road ogni qual volta il giocatore si apprestava a scendere in campo: “there’s only one Jamie Mackie…..”
Grazie di tutto Jamie!!