Iniziamo con la confidenza che ha fatto a Setantasport.com in cui rivela di aver incontrato il compagno di squadra al Real Madrid Michel Salgado che gli ha lasciato intendere la sua volontà di rimanere ai Merengues spagnoli anche se la prospettiva di giocare nel QPR dell’amico Briatore lo intrigava molto: "Abbiamo cenato assieme ad Alejandro Agag e a Flavio Briatore ma non abbiamo toccato questo tema specifico. Credo comunque che lui voglia il meglio per la sua carriera ed io non posso far altro che fargli i miei migliori auguri. Non mi ha detto niente di specifico sul suo futuro, ma io so che si trova molto bene al Real Madrid, la miglior squadra del mondo, e qualunque scelta possa prendere sarà la scelta giusta".
E sempre coi giornalisti di Setantasport.com, Dani è andato oltre, prospettando per se stesso un radioso futuro: "Spero di essere il Fernando Torres della Championship. Sono stato contattato dai QPR prima dell’inizio del campionato. Quando l’ho saputo mi sono incontrato con loro e ho capito che questa per me sarebbe stata una grande opportunità per giocare in un club che io considero molto importante. E’ sempre bello quando un club straniero ti cerca ed io qui a Londra non sono comunque solo, visto che la mia famiglia mi ha seguito. Ad essere onesto non sarei venuto se la mia famiglia fosse rimasta a Madrid. La verità è che io sono molto contento di essere in un club così importante che mi aiuterà a maturare calcisticamente".
Daniel non conosce il rapporto tra Calderon, il presidente del Real Madrid, e Flavio Briatore, e l’argomento non gli interessa: "So che Calderon era al matrimonio di Briatore, nient’altro. Quello che mi deve interessare adesso è solo il bene dei QPR, squadra che devo aiutare per farle raggiungere la Premier League. Il progetto della squadra è questo, ed è per questo che io sono qui".
Sulla squadra ha le idee chiare: "Credo che la nostra sia un’ottima squadra, molto competitiva. Abbiamo vinto la prima partita della stagione e la prima partita di coppa e poi abbiamo assaporato la prima sconfitta in campionato. Il problema è che ancora non ci conosciamo bene. Ci sono molti nuovi giocatori ed è inevitabile che l’amalgama non sia ancora ottimale. Dobbiamo imparare a conoscerci tra noi e a conoscere il calcio inglese. Credo non ci sia bisogno di nuovi acquisti, ma i dirigenti sono altri, non decido io".