«

»

nov 14 2013

QPR Italia intervistati su EatSport

Nei giorni scorsi sono stato intervistato da Andrea Centenari, giornalista sportivo che scrive anche per eatsport.net.
Qui di seguito riporto l’intervista così come è stata pubblicata QUI.
Spero di aver interpretato al meglio il pensiero di tutti gli Italian Hoops e ringrazio Andrea per l’onore concesso.

:)

Quarta puntata di The Italian Side con protagonista il supporter club italiano del Queens Park Rangers: QPR Italia

In questa quarta puntata di The Italian Side andremo alla scoperta di QPR Italia, il più importante supporter club italiano del Queens Park Rangers, club londinese, quest’anno tra i principali candidati alla promozione dalla Championship alla Premier League, dopo la retrocessione della passata stagione.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Francesco Magnani, fondatore di QPR Italia.

Da dove nasce la vostra passione per il QPR?

Nel mio caso specifico la passione per il QPR nasce da una splendida maglietta Hoops ricevuta in regalo da un compagno di classe a scuola. Non l’avevo mai vista e mi colpì subito per la sua bellezza. Venni colpito da quei colori e da quel nome così particolare “Queens Park Rangers”. Ai tempi le partite di Premier venivano trasmesse in Italia da Kooper TeleCapod’Istria ed io mi misi a seguire questa particolare squadra e, in poco tempo, me ne appassionai. Una passione difficile da portare avanti in anni in cui non esisteva il web ed il QPR, retrocesso varie volte, era tagliato fuori dal circuito dei media italiani. Ma proprio nelle difficoltà il mio amore per i londinesi si è fortificato ed è divenuto inscalfibile. Posso inoltre testimoniare che il fascino di nome e maglia è uno dei principali motivi che ha portato molti italiani a seguire le gesta dei Rangers, squadra che ha trovato anche molti fans nella nostra penisola dopo il passaggio di proprietà a Briatore e con De Canio, oggi al Catania, sulla panchina di Loftus Road, senza trascurare il fascino di una squadra famosa per essere sempre stata piena di “mavericks”, cavalli sciolti, alla George Best. Una squadra che non vinceva mai niente ma che faceva sempre divertire.

Quanti iscritti conta il vostro club?

Attualmente contiamo 54 tesserati ufficiali al QPR Italia Fans Club (unico fans club Hoops riconosciuto in Italia dal team inglese) anche se molti, pur senza tessera, fanno di fatto parte del club virtuale che abbiamo creato su facebook (222 membri) e sul nostro forum ItalianHoops (109 utenti). Di veri e propri raduni ne abbiamo fatto solo uno un paio d’anni fa, a Ravenna, in occasione di un tour estivo del QPR e, ultimamente, abbiamo partecipato con orgoglio al 1° torneo di calcio a 7 “Italian Connection” organizzato a Milano. Siamo tutti molto appassionati ma siamo uniformemente distribuiti in tutto lo stivale ed è molto difficile incontrarsi. E’ più facile farlo durante qualche trasferta a Loftus Road, a Londra, quando andiamo a tifare per i nostri beniamini.

Dopo la bruciante retrocessione dello scorso anno, quali aspettative avete per questa stagione?

Dopo la bruciante retrocessione dello scorso anno ovviamente ci aspettiamo ritornare subito in Premier, anche perché la società ha strutturato, assieme a mister Redknapp, una formazione di prim’ordine per la categoria. Non per niente siamo già in “fuga” con Leicester e Burnley. Se la sfortuna smette di perseguitarci, vedi infortuni, la promozione è ampiamente alla nostra portata.

Che atmosfera si respira a Loftus Road?

Il “Lofty” è uno degli stadi più piccoli del calcio, “ad alti livelli”, inglese (18.000 posti) e vi si respira un’aria incredibile. E’ incastonato tra le abitazioni del quartiere di Hammersmith, per questo non può essere ampliato, e non è solo lo stadio del QPR ma è anche uno dei principali punti di ritrovo del quartiere grazie alle molte iniziative della società. La visuale è ottima da qualsiasi posto ed il tifo è caldissimo. Si tratta inoltre di uno stadio dove possono andare senza problemi anche famiglie con bambini (caratteristica di molti stadi UK), con i giocatori che arrivano assieme ai tifosi, a piedi, e passano il tempo tra autografi, incitamenti e foto, senza atteggiarsi a divi intoccabili. Lo schema del tifoso Hoops tipico è questo: arrivo allo stadio, birra allo Springbok pub, tana Rangers, “caccia” al giocatore o al dirigente di fronte ai cancelli e poi via, dentro lo stadio, a far festa per 90 minuti, vada come vada!

Avete stretto qualche rapporto di amicizia con la tifoseria locale?

Siamo in stretto contatto con alcuni tifosi Hoops italiani che per vari motivi sono a Londra o comunque in Inghilterra e che seguono la squadra. Inoltre abbiamo ottimi rapporti con almeno un paio di fans club locali, conosciuti via web. E lo stesso QPR si è sempre dimostrato molto disponibile per tutte le nostre richieste.

Qual’è il vostro giocatore preferito di sempre e quale l’attuale?

Per favorito di sempre, di solito, il duello è tra Rodney Marsh e Stanley Bowles, anche se sono moltissimi gli atleti che hanno legato il loro nome al club e che per questo hanno un posto speciale nel cuore dei tifosi. Attualmente i fans favourites sono quelli con maggior numero di anni passati a Loftus Road. E’ amatissimo Alejandro Faurlin così come lo era Jamie Makie, passato quest’anno al Nottingham Forest. Quest’anno Charlie Austin, con i suoi gol, sta scalando posizioni su posizioni. Barton, il folle Barton, ha la sua numerosissima schiera di fans. E poi c’è Clint Hill, magari non molto conosciuto, magari senza un piede di velluto, ma con un cuore bianco e blu a prova di proiettile. Il mio voto va a lui, a Clint Hill.

Sito web:  qpritalia.it

Facebook: Italian Hoops QPR

Twitter: @qpr_italia