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ago 26 2014

2a giornata: Tottenham – QPR = 4-0

Tottenham
4

QPR
0

 


TOTTENHAM (4-2-3-1): Lloris 6; Dier 7.5, Kaboul 7, Vertonghen 7.5, Rose 8; Bentaleb 7 (Dembele 58, 6.5), Capoue 7.5; Chadli 8.5 (Kane 67), Eriksen 7.5, Lamela 7.5; Adebayor 7.5 (Soldado 78)
In panchina: Lennon, Holtby, Friedel, Davies 

QPR (3-5-2): Green 4; Caulker 4.5, Ferdinand 5, Dunne 3 (Onuoha 46, 5); Isla 5, Mutch 4, Barton 4.5, Fer 4.5 (Faurlin 67, 5), Traore 5; Phillips 5 (Zamora 73, 5), Remy 5
In panchina: Simpson, Wright-Phillips, Murphy, Hoilett

Arbitro: Anthony Taylor (Cheshire)

Lamela, MVP della partita, semina il panico nella difesa Hoops

A White Hart Lane non si scherza e non si perde tempo. Fischio d’inizio, pochi secondi e già il Tottenham arriva in in porta con un bel pallone non preciso ma insidioso di Lamela. Preludio di ciò che saranno i minuti seguenti. Ottimo approccio alla gara della squadra di Pochettino che assedia la metà campo avversaria, costruisce distinte azioni offensive e trova il meritato gol del vantaggio, frutto di un’azione di squadra da ammirare, dopo dieci minuti: i centrocampisti del QPR perdono Bentaleb che allarga l’azione sulla fascia per Adebayor (astute giocate dell’ex Real che, inoltre, spesso arretra sulla trequarti e trova sempre un passaggio intelligente per i compagni), il togolese crossa per Chadli che brillantemente stoppa di petto, batte il suo avversario e insacca alle spalle di Green. Secondo squillo del Tottenham, nessuna risposta di un QPR in apnea. Al 21° Phillips (unico momento in cui gli uomini di Redknapp escono fuori dal guscio) prova a farsi spazio tra le maglie bianche degli Spurs ma non sbatte tanto contro il muro alzato da Vertonghen, imponente oggi, ma quello eretto dalla sua superbia che cerca un pallonetto piuttosto che un semplice tiro dopo aver superato il centrale belga. D’ora in poi sul palco del White Hart Lane si assiste al monologo di un Tottenham fantastico: traversa colpita con una punizione perfetta di Eriksen, raddoppio di Dier – due gol in due partite – su calcio d’angolo (Fer se lo lascia scappare) e 3-0 firmato ancora Chadli che deve solo saltare e mettere in rete un assist indescrivibile dell’ex Roma Erik Lamela.
Nella ripresa Redknapp boccia la difesa a tre ed effettua il primo cambio della gara: fuori Dunne, mezzo-sinistro e dentro Onuoha, difensore centrale, passando alla difesa a quattro (si abbassa Armand Traoré a ricoprire la posizione di laterale sinistro, per giunta suo ruolo naturale). Ma il QPR non riesce lo stesso a contenere Dier e Lamela: i due fari del Tottenham si accendono e continuano a segnalare il cammino alla squadra: Eric crossa per el Coco che svirgola. Il ritmo della partita si abbassa ma solo per una ventina di minuti, il tempo di rientrare in gioco, di finire completamente ciò che era già stato iniziato: questa volta con la complicità di Rio Ferdinand, Adebayor partecipa alla festa e sigla il 4-0 al 64° con un bel piatto in contropiede. Colpisce l’indifferenza e l’incapacità del club di Loftus Road di reagire, di segnare almeno il gol della bandiera durante i (rari) momenti di sonnolenza del Tottenham. Al contrario, Pochettino ed i suoi hanno dimostrato di essere una squadra solida, affamata, grintosa soprattutto ora che il vero Lamela è stato ritrovato. Due su due per gli Spurs che si piazzano al primo posto a pari punti con Chelsea (che ha vinto ieri 2-0 col neopromosso Leicester) e Swansea (vittoria di misura ieri col Burnley).
da vavel.com