Il Queens Park Rangers, o più comunemente QPR, è una squadra londinese di proprietà del presidente Tony Fernandes. Il club, appartenuto in passato anche a Flavio Briatore, socio di una cordata guidata da Bernie Ecclestone, quest’anno è arrivato all’ultimo posto nella Premier League, retrocedendo direttamente in Championship.
Dopo il quarto posto dello scorso anno in cadetteria, quest’anno il risultato minimo richiesto era sicuramente quello di non retrocedere e mantenere la prima divisione.
LA ROSA - Il valore complessivo dell’organico del QPR si aggira attorno ai novanta milioni di euro, non male per una squadra fanalino di coda in Premier League. Tra i giocatori di spicco ci sono sicuramente Sandro e Charlie Austin, oltre che i vari Isla ed Edu Vargas, solo per citarne alcuni. Indubbiamente l’obiettivo della società era quello di cercare la permanenza nella massima serie inglese garantendo al tecnico di partenza, Harry Redknapp, nomi altisonanti e giovani promesse da far crescere, obiettivo, almeno in fase di costruzione della rosa, raggiunto.
ALLENATORE - Harry Redknapp, dopo essere riuscito a riportare il club in Premier League lo scorso anno, nonostante sia stato necessario passare dai playoff, era stato confermato sulla panchina dei Rangers. Tuttavia in questa stagione l’allenatore inglese non è riuscito da subito a trovare la quadratura del cerchio e le prime giornate sono state sicuramente deludenti per tutta la società. Ecco perché, dopo il ventitreesimo turno, il mister della promozione si è dimesso, lasciando il posto a Les Ferdinand, che ha traghettato la squadra per due partite, entrambe perse, fino all’arrivo di Chris Ramsey. In tredici partite, però, sono arrivate otto sconfitte, due pareggi e tre vittorie, troppo poco per rimanere tra le grandi del calcio inglese. Ramsey è stato comunque confermato sulla panchina del QPR per la prossima stagione.
TOP & FLOP - Partendo dal portiere fino ad arrivare ai difensori, è stata sicuramente questa la fascia di campo in cui si sono visti più errori nel gioco del QPR quest’anno. In primis, l’esperto portiere Robert Green, sceso in campo trentasei volte durante la stagione, ha subito addirittura sessantacinque goal, con una media di 1,8 reti subite a partita. Se quando si prende goal la colpa va imputata sicuramente a tutto il reparto difensivo, lui ci ha messo del suo e vari errori sono costati più di un punto durante il campionato alla sua squadra. Emblema della difesa colabrodo, Armand Traoré è stato il giocatore più deludente dei Rangers. Complici i vari infortuni che ha subito in questa stagione, l’esterno sinistro è sceso in campo solamente diciassette volte, di cui la maggior parte senza lasciare minimamente il segno. Unica nota positiva è stata l’esplosione definitiva di Steven Caulker, trentacinque presenze stagionali, acquistato dal Cardiff in estate, sarà sicuramente una delle stelle del futuro nella difesa inglese. Il titolo di flop, però, va sicuramente a Sandro: quasi tredici sono stati i milioni di euro spesi dalla dirigenza londinese per portarlo tra le fila dei Rangers, il centrocampista ex Tottenham ha deluso tutte le aspettative. Il brasiliano è sceso in campo diciassette volte, siglando un solo goal, e poche volte è risultato determinante nella manovra del QPR. E’ vero che il gioco di una squadra devono farlo tutti gli undici giocatori in campo, ma un centrocampista così assente raramente si vede in Premier League.
Il Top della stagione proviene dal reparto avanzato: nonostante i diciotto goal messi a segno in trentacinque presenze, Charlie Austin non è riuscito a salvare il club con cui è legato da due anni. Arrivato dal Burnley per quasi cinque milioni di euro, il suo valore questa stagione è raddoppiato grazie alle belle prestazioni offerte e probabilmente qualche squadra nella massima serie o all’estero sta pensando a lui per il proprio reparto offensivo. Per un venticinquenne arrivato dai campionati minori non è male.