Primi commenti da Flavio Briatore, seppure indiretti, alla mail denigratoria pubblicata in Inghilterra alcuni giorni fa ed alle voci che parlano di una società in subbuglio a Loftus Road, subbuglio confermato da tutti i licenziamenti di questi giorni.
Per parlare, Flavio ha scelto The Mirror: "Niente è cambiato nel mio modo di lavorare. Non sono un dittatore o un’accentratore, anzi: mi fa piacere delegare. Mi fa piacere dare potere ai miei dipendenti, ma io dò potere soltanto alle persone che dimostrano di meritarselo. Adesso abbiamo una persona che corrisponde a questi requisiti sulla panchina dei QPR. E’ Paulo Sousa. Si tratta di una persona intelligente ma normale. Qualità difficili da trovare contemporaneamente in un una persona nel mondo del calcio".
"Riguardo Dowie", ha proseguito Briatore, "Ho avuto una conversazione con lui dopo la partita contro lo Swansea. Durante quella partita il loro portiere si infortunò e fu costretto ad uscire. Loro non avevano più portieri in panchina e quindi mandarono in porta un giocatore. Per far gol sarebbe bastato tirare in porta ma noi non facemmo neppurre un tiro! Penso sia normale parlare di queste cose! Era una discussione, non impartivo ordini. L’ultima cosa che voglio fare è l’allenatore. Sono troppo occupato per questo".
1 commento
Saturnina Yarberry
9 febbraio 2012 a 20:40 (UTC 1)
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