set 20 2014

QPR – Stoke = 2-2


QPR
2

Stoke
2


 

QPR (4-3-1-2): Green 6; Isla 5, Caulker 6.5, Ferdinand 5, Traore 6; Mutch 6 (Henry, 49 6.5), Barton 5 (Phillips 34 6), Fer 7; Kranjkar 8; Vargas 6 (Zamora 70 6), Austin 5
In panchina: McCarthy, Phillips, Onuoha, Henry, Dunner, Hoilett

Gol: 42′ Caulker, 88′ Kranjcar

Stoke (4-2-3-1): Begovic 6.5; Bardsley 6, Shawcross (c) 5.5, Wilson 6, Pieters 5; Whelan 6, Nzonzi 5; Diouf 7, Adam 5 (Sidwell 70 5), Moses 8 (Arnautovic 79); Crouch 7.5
In panchina: Sorensen, Huth, Muniesa, Assaidi, Krkic

Gol: 11′ Diouf, 51′ Crouch

Arbitro Martin Atkinson.

Il gol su punizione di Kranjcar

A Londra le due squadre si portano a casa un punto a testa, dopo un match molto intenso. Ottime prestazioni di Crouch da una parte e Kranjcar dall’altra, entrambi autori di un gol.

Uno Stoke City che sciupa molto sotto porta, si vede recuperare nei minuti finali dai padroni di casa. Match che si mette subito in discesa per gli ospiti, che sugli sviluppi di un cross dalla sinistra Crouch riesce a fare la sponda per Diouf che da distanza ravvicinata la mette dentro di testa. Al minuto 11′ è 0-1 per i Potters. La reazione degli Hoops tarda ad arrivare, e riescono a trovare il pareggio solo verso lo scadere della prima frazione di gara, quando su un calcio d’angolo dalla sinistra Fer sfrutta l’insicurezza in uscita di Begovic e di testa firma il momentaneo 1-1. Si va all’intervallo in parità. Nella ripresa è ancora lo Stoke City a farla da padrona, quando al 51′ Peter Crouch sfrutta un passaggio dalla sinistra di Moses e col mancino firma l’1-2. Poco dopo gli ospiti sfiorano il terzo gol, con Nzonzi che servito al limite manda di poco sul fondo con Green che era completamente spiazzato. Si scaldano gli animi tra le due squadre, tant’è che il direttore di gara Atkinson mostra il cartellino prima a Diouf e Shawcross, poi a Fer. I Rangers si svegliano allo scoccare del 90′, quando Kranjcar disegna una traiettoria perfetta su una punizione dal limite e infila il pallone all’incrocio dei pali. Non ci saranno più emozioni. Finisce 2-2 il primo anticipo della quinta giornata.

da UkPremier.it

 

set 19 2014

Redknapp su Kranjcar “Felice di riaverlo” e Sandro “Ci ha preferiti allo Zenit”

Harry Redknapp, tecnico del QPR, parla della scelta di avere di nuovo alle sue dipendenze Niko Kranjcar: “Quello che mi piace sono le sue qualità tecnico. E’ un bravo ragazzo, di qualità superiore. Attualmente vive un ottimo momento di forma e sono felice di averlo qui. Sarà un giocatore importante per la squadra”.
da tuttomercatoweb.com

Harry Redknapp sa come si fanno gli affari. Il colpo di calciomercato del Queens Park Rangers è stato il brasiliano Sandro (foto), arrivato sul filo di lana dal Tottenham per 10 milioni di sterline. Il manager del club londinese ha promosso economicamente il trasferimento a ‘The Indipendent’: “Penso che il Tottenham abbia rifiutato un’offerta di quattro o cinque milioni superiore alla nostra da parte dello Zenit qualche settimana prima del nostro blitz”.
da calciomercato.it

 

set 18 2014

Vargas: “Voglio restare a lungo al QPR”

Nonostante il debutto negativo contro il Manchester United (QPR sconfitto 4-0), Edu Vargas spera di restare a Londra a lungo. L’attaccante cileno, in prestito dal Napoli, ha parlato così al sito del Queens Park Rangers: “Il mio obiettivo è fare gol: non ho giocato molto nelle ultime settimane, ma spero di poter realizzare la prima rete il prima possibile. Ho giocato sia in Spagna che in Italia: qui però ho trovato lo stile di calcio che si adatta meglio alle mie caratteristiche. Spero di rimanere a lungo al QPR”.

da calciomercato.it

 

set 16 2014

[VIDEO] Manchester United – QPR = 4-0



Manchester United – QPR = 4-0

1-0 Di Maria 24′
2-0 Herrera 36′
3-0 Rooney 44′
4-0 Mata 58′

set 16 2014

Manchester United – QPR = 4-0

 


Man Utd
4

QPR
0


 

Manchester United: De Gea 6; Rafael 6.5 Evans 6.5 Blackett 6.5 Rojo 6; Blind 7 Herrera 7 Mata 6.5 Di Maria 8.5; Rooney 7 Van Persie 5.5.
In panchina: Shaw, Falcao (for Mata 67, 5.5), Januzaj (for Di Maria 82), Lindegaard, Fletcher, Valencia (for Rafael 67, 6), Pereira.

gol: Di Maria 24, Herrera 36, Rooney 44, Mata 58

ammoniti: Van Persie

QPR: Green 6.5; Isla 5 Caulker 5.5 Ferdinand 5.5 Hill 5; Sandro 6 Phillips 6 Fer 5.5 Kranjcar 6 Hoilett 5.5; Austin 6
In panchina: McCarthy, Traore (for Hill 46, 6), Onuoha, Henry (for Sandro 74, 6), Vargas (for Austin 59, 5.5), Zamora, Taarabt.

Arbitro: Phil Dowd 7

MVP: Angel di Maria

Ferdinand premiato prima della partita contro gli ex compagni del Manchester United

Dopo una sconfitta e due pareggi, il Manchester United di Louis Van Gaal conquista la prima vittoria in questa Premier League, battendo all’Old Trafford per 4-0 il QPR. Una partita che è stata sempre nelle mani della squadra di casa, andata in goal dopo poco più di venti minuti con il nuovo acquisto Di Maria, quindi al raddoppio con Ander Herrera e quindi a chiudere il tempo con il goal di capitan Rooney. Nella ripresa, poi, il poker chiuso da Mata e la ciliegina sulla torta per completare la festa dei tifosi dei Red Devils dell’esordio in rosso di Radamel Falcao.

FALCAO PARTE DALLA PANCHINA - Louis Van Gaal presenta il suo Manchester United con un assetto rivisto: rinuncia infatti alla sua usuale difesa a tre e schiera un 4-4-2 con in campo anche il terzino nuovo arrivato Marcos Rojo che fa il suo esordio, completando il quartetto arretrato formato da Rafael, sull’altro versante e Blackett con Evans centrali. A centrocampo l’esordiente in maglia rossa Blind e Ander Herrera sono coadiuvati sulle fasce da Mata e Di Maria. Di punta capitan Rooney e Van Persie. Parte, invece, dalla panchina l’attesissimo Falcao. Il QPR si presenta invece con un 4-3-3 che vede al centro della difesa Rio Ferdinand, che all’Old Trafford conoscono bene avendovi giocato per 13 stagioni e 455 partite. A confrontarsi con Di Maria sulla fascia difensiva destra c’è l’ex terzino di Udinese e Juventus Mauricio Isla, a centrocampo, invece, fanno il loro esordio col QPR Sandro e Kranjcar.

DOMINIO ROSSO - Sin dai primi minuti è chiaro quale sarà il copione della partita: Manchester United a far la gara, con un gran possesso palla fatto di fitti passaggi che sondano ogni settore del campo alla ricerca di uno spazio per innescare le punte. Dal canto suo il QPR si chiude tutto dietro la linea della palla, aspettando i Red Devils sulla propria trequarti e provando a rispondere in contropiede. E per venti minuti la tattica ospite sembra avere la meglio, con le iniziative dei Red Devils che non riescono a trovare sbocchi vincenti, se si esclude una conclusionde di Mata dal limite terminata alta sulla traversa.

LA PRIMA VOLTA DI DI MARIA - Al 24′, però, la partita si sblocca e grazie a uno dei protagonisti più attesi. Nel battere un calcio di punizione dalla trequarti offensiva destra, Di Maria effettua un cross verso il centro dell’area, sulla palla nessuno riesce ad arrivarci, con Green che rimane sorpreso e non riesce ad arrivare sulla palla che s’insacca a fil di palo. E’ il primo goal per Di Maria con la sua nuova squadra e arriva al suo esordio davanti al pubblico dell’Old Trafford. Proprio un pomeriggio da ricordare per l’argentino. La reazione del QPR è evanescente e solo un erroraccio in uscita di De Gea, per il resto assolutamente inattivo, mette i brividi all’Old Trafford.

SI CONTRETIZZA LA PRIMA VITTORIA - Al 36′, poi, arriva il raddoppio del Man Utd, questa volta con Ander Herrera, anch’egli al suo primo goal coi Red Devils, che capitalizza con un rasoterra da poco fuori area un assist di Rooney. Ed è proprio il capitano dello United Wayne Rooney a mettere il sigillo al primo tempo infilando nella rete del QPR  la terza rete per i padroni di casa, andando in goal con un destro piazzato sul primo palo da poco dentro l’area. E fortunatamente per il QPR tempo qualche minuto e l’arbitro Dowd manda le due squadre al riposo, visto che la squadra di Redknapp aveva accusato il colpo e rischiava di subire altre reti.

L’OLD TRAFFORD SALUTA FALCAO - Nella ripresa il QPR è un po’ più intraprendente, ma senza creare grandi pericoli dalle parti di De Gea, se non una conclusione di Kranjcar su cui il portiere dei Red Devils si produce nell’unica vera parata della sua partita e, nel finale di gara, una di Edu Vargas che termina a fil di palo. Al 58′, invece, arriva il quarto goal dei padroni di casa, messo a segno da Mata su assist di Di Maria. E soprattutto, per la gioia del pubblico di casa, Van Gaal manda in campo Radamel Falcao, che fa così il suo debutto con la maglia dei Red Devils e va anche vicino al suo primo goal con lo United.

da Goal.com

set 12 2014

Redknapp: “Ferdinand potrebbe ancora giocare nel ManUtd”

Domenica sarà un giorno speciale per Rio Ferdinand, che tornerà a Old Trafford da avversario, dopo aver vestito per 12 anni la maglia del Manchester United.
Passato al Qpr, a parametro zero, nel corso della campagna acquisti estiva, di fronte si troverà dei Red Devils in crisi di risultati, ma sicuramente rinforzati dopo gli arrivi di giocatori del calibro di Angel Di Maria e Radamel Falcao, che saranno suoi diretti avversari durante il match che prenderà il via alle ore 17.00. Harry Redknapp, tecnico degli Hoops, non sembra preoccupato ed è sicuro che il suo centrale saprà cavarsela perfettamente contro dei pezzi da 90, in quanto ancora tra i migliori difensori d’Europa. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate al “Sun”: “Rio non sarà affatto turbato. Sarà una giornata emozionante per lui, naturalmente; lui è una leggenda in quel posto ed è giusto che sia così. Ma è ancora tra i migliori difensori d’Europa. E’ un giocatore fantastico e con Falcao sarà una bella sfida, non ha niente di cui aver paura. E’ un top player e sono sicuro che potrebbe ancora giocare nel Manchester United”.

da UKPremier.it

 

set 10 2014

Rischio di Conference o supermulta per i QPR in caso di retrocessione?…

La notizia riportata dal The Guardian è un fulmine a ciel sereno per il Qpr: gli Hoops potrebbero retrocedere in Conference (la massima serie dilettantistica inglese) a meno che non paghino una multa di circa £40m per questioni legate al FFP, il famigerato e discusso fair play finanziario.
La possibile sanzione è stata confermata dalla Football League. La multa perverrà a fine anno, nel momento in cui sarà reso noto il bilancio del club anche per la stagione passata, trascorsa in Champioship. A maggio 2013, il club ha registrato un perdita di più di £65.4m. Le perdite dell’ultimo “anno finanziario” saranno rese pubbliche a dicembre e si preannunciano consistenti. Il presidente del Qpr, Tony Fernandes, ha promesso ai tifosi che combatterà qualsiasi sanzione della Football League.
Dal convegno Soccerex di Manchester ha parlato Shaun Harvey, amministratore delegato della Lega: “La posizione del Qpr è questa, ma mi auguro che la situazione si risolva prima di una decisione così drastica”. I club di Football League che violano le regole, introdotte nel 2012, subiranno un blocco del mercato, mentre i club che otterranno la promozione solamente una multa. Fernandes si è detto pronto alla lotta: “Dopo tutto quello che ho passato, Lotta è il mio secondo nome”. La sua personale battaglia con la Lega ha le sue solide fondamenta: “Non è giusto che un club appena retrocesso dalla Premier League debba subito azzerare la differenza salariale con un club di Championship. Impossibile, ci dovrebbe essere un periodo di tempo per rettificare gli stipendi. Dalla Premier League c’è la speranza che le regole vengano cambiate, intanto è cominciata la battaglia del Qpr.
da UKPremier.it

Tale notizia, ovviamente molto preoccupante, non è ancora stata commentata ufficialmente dal Club. C’è però da notare una postilla nell’articolo del Guardian: la multa scatterebbe solo in caso di retrocessione degli Hoops alla fine del campionato. Motivo in più per cercare con ogni forza la salvezza…

 

set 08 2014

Fernandes: “Abbiamo qualità per fare davvero bene, Taarabt sarà una sorpresa per molti”

Adel Taarabt e il QPR sono nuovamente sotto lo stesso tetto. Inutile sottolineare che entrambi avrebbero volentieri fatto a meno di proseguire il matrimonio forzato, ma il rifiuto del Milan di pagare i 6 milioni di sterline richiesti dagli inglesi per il riscatto ha rispedito il marocchino a Londra. Dove dovrà rimanere, volente o nolente.
L’obiettivo del club neopromosso, ora, è quello di regalare nuove motivazioni a un giocatore che tutto si aspettava, meno di vestire nuovamente la (splendida) maglia a strisce orizzontali bianche e blu, dopo i prestiti al Fulham e, appunto, in rossonero. Il patron del QPR, l’anglo-malese Tony Fernandes, è convinto che la missione andrà a buon fine.
“Credo che Adel sarà una sorpresa per molti – le sue parole al ‘London Evening Standard – È concentrato e vuole rimanere al QPR. Può regalare la svolta a una partita in pochi minuti, e per noi è molto importante averlo in squadra. È felice di essere qui. In Coppa di Lega è stato il migliore in campo, anche se abbiamo perso”.
“Sento che la stagione di Adel sarà speciale – continua Fernandes – Forse la gente se n’è un pochino dimenticata, ma è uno che sa fare cose straordinarie. Al Milan lo scorso anno è stato meraviglioso”.
Proprio ieri, lo stesso Taarabt aveva raccontato un retroscena riguardo al suo mancato ritorno al Milan: Galliani avrebbe voluto riconsegnargli la maglia rossonera, ma a fare la differenza sarebbero state le insicurezze di Filippo Inzaghi. “Con Seedorf sarei rimasto sicuramente” le sue parole. Ma ora è il momento di girare pagina: il presente si chiama QPR.
da Goal.com

Il presidente del QPR Tony Fernandes ha parlato della grande campagna acquisti condotta dal club in questa estate: “La qualità è qualità, adesso manca poco per essere al massimo. Onestamente credo che Redknapp abbia ricevuto abbastanza giocatori di classe, quindi potremo far bene”.
da tuttomercatoweb.com

 

set 05 2014

10 giorni sul tetto d’Inghilterra: quando il QPR accarezzò il titolo nel 1975-76

Legends – 10 giorni sul tetto d’Inghilterra: quando il QPR accarezzò il titolo nel 1975-76

La stagione 1975-76 rappresenta probabilmente l’apice di quei sensi di bellezza e crudeltà che solo il calcio è capace di offrire. Una storia incompiuta, un obiettivo svanito quando ormai sembrava fatta, che vide protagonista il QPR, squadra della zona residenziale e più lussuosa del West London, e il Liverpool di Bob Paisley, club che di lì a poco avrebbe scritto la storia in Inghilterra e in Europa.

I primi furono beffati sul più bello, i secondi alzarono al cielo quel titolo che fino a dieci giorni prima era stato proprio nelle mani dei londinesi.

Gli Hoops erano all’epoca una formazione che aveva attirato su di sé molte simpatie per via del bel gioco espresso, di un talento tutto genio e sregolatezza quale Stan Bowles e per quel fascino che esercitavano le divise da gioco bianche e blu. Pur avendo raggiunto al promozione in First Division solo due anni prima, al QPR non mancavano certo le ambizioni, come dimostrava in panchina la presenza di Dave Sexton, manager con un importante passato nel Chelsea e un palmares di 1 FA Cup vinta nel 1969-70 e una Coppa delle Coppe ottenuta nel 1970-71.

La stagione 1975-76 era cominciata proprio con la sfida di Loftus Road tra il QPR e il Liverpool. Fu un match a senso unico, al termine del quale gli uomini di Paisley tornarono nel Merseyside con un pesante 2-0 sul groppone.

Dopo un pareggio casalingo contro l’Aston Villa nel turno successivo, gli Hoops sbancarono il Baseball Ground di Derby per 1-5, per poi incappare in una serie di tre pareggi consecutivi contro Wolverhampton Wanderers, West Ham e Birmingham City, prima di tornare al successo contro il Manchester United. Da lì in avanti il QPR totalizzò 6 vittorie, 6 pareggi  e 2 sconfitte in 14 partite, riscontrando un calo di risultati tra dicembre e gennaio.

Con l’avvento del nuovo anno, la squadra cambiò marcia e ottenne una striscia positiva di 11 vittorie e 1 pareggio, prima che una maledetta trasferta a Norwich interrompesse la loro marcia trionfale verso il titolo.

17 Aprile 1976, si gioca a Carrow Road, nella tranquilla e orientale regione dell’East Anglia. E’ la terzultima giornata di campionato, il QPR si trova al comando con 55 punti, tallonato dal Liverpool a una sola lunghezza di distanza. Gli Hoops non possono fallire l’appuntamento con la vittoria contro una squadra di metà classifica che non ha più da chiedere al campionato. Momento migliore per presentarsi  a questa delicata sfida non può esserci, considerate le 11 vittorie e il pareggio rimediato contro lo Sheffield United fanalino di coda. Quel sabato ci sono tutti i presupposti per tornare a Londra vittoriosi, ma qualcosa va storto e fa crollare il castello di carta costruito dalla truppa di Sexton nei tre mesi e mezzo precedenti. I Canaries vincono 3-2 dopo essere stati in vantaggio anche di due reti e a nulla vale nel finale l’autorete di Powell.  La tensione di quei 90’ si tagliava con il coltello, il nervosismo cresceva in maniera esponenziale in campo e fuori, con scontri e incidenti sugli spalti a far da cornice a una giornata negativa sotto tutti i punti di vista. Dulcis in fundo, giunse notizia che il Liverpool si era sbarazzato facilmente dello Stoke City per 5-3 e nell’era dei due punti a partita scavalcò gli Hoops in testa alla graduatoria. Con due partite ancora da giocare, la classifica segnava Liverpool 56, QPR 55.

Nemmeno il tempo di digerire il clamoroso ko di Carrow Road che il QPR si ritrovò ad ospitare in casa l’Arsenal, formazione ancorata ai bassifondi e che alla fine si posizionerà a soli 6 punti dalla relegation zone. Davanti a 30.362 spettatori, gli Hoops ebbero la meglio per 2-1 e  tennero ancora vivi i residui sogni di gloria, dal momento che i Reds spazzarono via il Manchester City per 3-0 e rimasero da soli in vetta.

Tutto si sarebbe deciso all’ultima giornata, nella quale il QPR avrebbe ospitato il Leeds. Il Liverpool era invece impegnato a Wolverhampton, contro i Wolves ancora in lotta per evitare una salvezza che tuttavia dipendeva dal Birmingham City, una cui vittoria o pareggio li avrebbe condannati alla Second Division indipendentemente dal loro risultato.

Il 24 Aprile 1976, il QPR risolse la pratica Leeds con un 2-0 frutto dei gol di Thomas e Bowles, scavalcando il Liverpool e issandosi in testa alla classifica. E il Liverpool? I Reds, a causa degli impegni europei, si videro rinviare la partita contro il Wolverhampton al 4 maggio, stesso giorno in cui il Birmingham City sarebbe sceso in campo a Bramall Lane contro i Blades già retrocessi.

In quei dieci, interminabili, giorni che precedettero la sfida del Molineux, il QPR fu virtualmente campione d’Inghilterra. Furono i dieci giorni più lunghi nella storia di questo club del West London, dieci giorni vissuti con la consapevolezza di aver dato il massimo e di non poter fare altro che sperare in un aiuto divino.

Ed è in questo momento che entrano in gioco l’irrazionalità, la crudeltà e al tempo stesso la bellezza trasmesse da questo meraviglioso sport. Nonostante a Loftus Road il tempo pareva essersi fermato, quel 4 maggio 1976 finalmente arrivò. I giocatori del QPR furono invitati dalla BBC a seguire la partita del Liverpool nei loro studi, situati proprio nei pressi dello stadio.

Davanti alla TV e tra lo stupore generale, i Wolves passarono in vantaggio: pareva che il sogno si stesse miracolosamente realizzando, ma prima ancora che il popolo di fede Hoops potesse esplodere di una gioia covata da anni, arrivò la più tremenda delle docce gelate, quella capace di gettare nello sconforto totale anche il più audace degli ottimisti. Il Birmingham City aveva pareggiato 1-1 con lo Sheffield United ed era aritmeticamente salvo. La notizia si diffuse rapidamente anche al Molineux, in campo e sugli spalti. Il morale dei giocatori crollò a terra e il Liverpool segnò due volte, piazzando il sorpasso. Mancavano pochissimi minuti al termine e in casa QPR non restava che aggrapparsi a un’ultima, flebile speranza, con calciatori e tifosi impotenti davanti a uno schermo ad osservare il corso degli eventi che tutto d’un tratto si era fatto così ostile e spietato. Un eventuale 2-2 avrebbe sancito la vittoria del titolo da parte del QPR, ma ad interrompere la favola sul più bello e a porre definitivamente la parola fine ci pensò Kennedy: 3-1 per i Reds, lacrime di gioia nel Merseyside e pianti disperati a Loftus Road.

Il Liverpool, dopo quel titolo vinto al fotofinish, si avviò verso l’elite del calcio europeo, conquistando l’anno dopo a Roma la prima Coppa dei Campioni della sua storia contro il Borussia Moenchengladbach, seguita da una miriade di altri successi in patria e in Europa nelle stagioni a venire.

Al QPR rimase l’amaro in bocca per aver fallito l’appuntamento con un traguardo impensabile alla vigilia di un campionato maledettamente emozionante, irripetibile, ma soprattutto beffardo.  Eppure, mai nessuno dimenticherà quel gruppo formato da Phil Parkes, Dave Clement, Ian Gillard, Frank McLintock, Dave Webb, John Hollins, Gerry Francis, Don Masson, Mick Leach, Stan Bowles, Don Givens e Dave Thomas. Non vinsero nulla, ma fecero parte di quella squadra, imbattuta in casa, che sconfisse tutti gli altri club di First Division (a parte il West Ham), giocando con la spensieratezza di chi non si pone limiti e non ha paura di volare in alto per raggiungere la cima. Un destino avverso, celatosi sotto forma di un’infausta trasferta a Norwich, abbatté dalla montagna una squadra che tanto aveva osato e che andò ad un passo dal riscrivere la storia. Una storia incredibile, folle, a tratti persino dolorosa che tuttavia, siamo sicuri, dalle parti di Loftus Road non si stancheranno mai di raccontare.

(un altro splendido articolo di UKPremier.it!)

set 04 2014

La squadra dei QPR dopo la chiusura del mercato

Il mercato si è concluso nei giorni scorsi ed i QPR hanno aggiunto e ceduto giocatori fino all’ultima ora.
Da questa sessione di mercato i Rangers escono molto diversi dalla squadra che ha conquistato la promozione lo scorso luglio e, si spera, sufficientemente attrezzati per raggiungere quello che è l’obbiettivo stagionale: una tranquilla salvezza.
Dopo la cessione di Remy, i tifosi speravano nell’arrivo di un nuovo attaccante, reparto con gli uomini contati, ma nonostante tutte le trattative intavolate da Fernades e soci, niente si è concretizzato a causa delle alte richieste dei giocatori contattati.
La squadra pare comunque equilibrata e, finalmente, con il giusto mix di uomini d’esperienza e di giovani di belle speranze, arrivati a titolo definitivo e non in prestito come nelle passate stagioni.

Di seguito ecco la rosa completa dei QPR 2014/15:

Portieri: Green, McCarthy, Murphy

Difensori: Onuoha, Dunne, Ferdinand, Hill, Yun, Caulker, Isla, Traore, Ehmer

Centrocampisti: Barton, Sandro, Mutch, Henry, Fer, Kranjcar, Wright-Phillips, Hoilett, Phillips

Attaccanti: Austin, Vargas, Zamora, Taarabt

 

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